credo quia absurdum
Espressione lat. («credo perché assurdo») che è stata più volte usata a indicare polemicamente un atteggiamento radicalmente fideistico che caratterizzerebbe, o dovrebbe caratterizzare, [...] non si ritrova in nessuno degli scrittori cristiani, deriva con ogni probabilità da alcune formulazioni paradossali del De carne Christi (cap. 5) di Tertulliano. La stessa frase viene anche impiegata, con altro valore, per giustificare la propria ...
Leggi Tutto
Brest Città della Bielorussia (fino al 1921 Brest-Litovsk; 343.985 ab., stima 2017). Già capitale della Polessia, è ora capoluogo dell’omonima provincia (1.435.100 ab. stima 2008); situata presso il confine [...] con la Polonia, sulla riva destra del fiume Bug, a E di Varsavia. Industrie alimentari (conservifici di carne), tessili e dei materiali da costruzione (cemento armato). Nodo ferroviario e stradale.
Dopo la riunione della Polonia e della Lituania, ...
Leggi Tutto
FUNGO DI FEROLA
Giovanni Battista Traverso
. È una varietà del Pleurotus Eryngii che cresce sulle radici delle ferule, piante della famiglia delle Ombrellifere, anziché sulle radici degli Eryngium come [...] Ha cappello convesso-pianeggiante, di color castano scuro; gambo tozzo, biancastro, un po' eccentrico: lamelle bianche o rosate, scorrenti sul gambo; carne bianca, soda, di odore gradevole. È specie mangereccia, nota e pregiata fin dai tempi antichi. ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. La creazione dell'uomo
Giovanni Pettinato
Paolo Xella
La creazione dell'uomo
Miti e tradizioni mesopotamiche
di Giovanni Pettinato
I Sumeri e gli Accadi, le due componenti etniche [...] stata tolta”. (24) Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. (2, 4b)
Si apprende così che Dio ‘plasma’ a guisa di vasaio (questo significa il verbo yşr) l’uomo con la polvere presa dal ...
Leggi Tutto
In botanica, nome comune del fungo Boletus edulis anche detto p. comune (fig. 1), della famiglia Boletacee (da alcuni inclusa nelle Poliporacee), che cresce nei boschi soleggiati ed è comune anche in Italia. [...] prima bianco, poi giallo-verdognolo inferiormente; piede robusto, pieno, minutamente reticolato, ingrossato dapprima, poi cilindrico; carne bianca, di odore e sapore gradevoli. È uno dei migliori funghi mangerecci, ricercato e apprezzato ovunque; si ...
Leggi Tutto
Città del Messico settentrionale (748.518 ab. nel 2005), capitale dello Stato omonimo (244.938 km2 con 3.241.444 ab. nel 2005, il più esteso del Messico), a 1412 m s.l.m. in una valle delle propaggini [...] orientali della Sierra Madre Occidentale. Attività industriale nei settori metallurgico, alimentare (conservifici di carne), tessile, della carta, del legno e del cuoio. Nodo ferroviario e stradale. Sede universitaria (dal 1954).
Fondata nel 1639 ( ...
Leggi Tutto
(gr. Γλαῦκος) Mitico figlio di Sisifo e di Merope, padre di Bellerofonte, che ebbe da Eurimede (o Eurinome). Successe sul trono di Efira (la futura Corinto) al padre, che l’aveva fondata. Prese parte [...] ai giochi funebri in onore di Pelia e vi fu vinto da Iolao. Aveva abituato le sue giumente a cibarsi di carne umana: ma esse, rese furiose da Afrodite sdegnata perché G. ne impediva l’accoppiamento per renderle più veloci, lo divorarono. ...
Leggi Tutto
PELOTAS (A. T., 157-158)
Città e porto del Brasile, nello stato di Rio Grande do Sul, circa 58 km. a NNO. di Rio Grande. Sorge in pianura sulla riva sinistra del São Gonçalo, una decina di km. a monte [...] parte considerevole dell'Uruguay, con cui è collegato dalla linea ferroviaria Rio Grande-Bagé-Alegrete-Uruguayana; le esportazioni consistono in carni macellate e mate, le importazioni in farina, carbone, ferro, acciaio, cotonati, porcellane e carta. ...
Leggi Tutto
MADIAI, Francesco
Laura Demofonti
Nacque nel 1805 a Diacceto di Pelago, nei dintorni di Firenze. Figlio di Vincenzo, piccolo proprietario di campagna, quando era ancora un fanciullo la sua fede cattolica [...] fu scossa dalla severità di un sacerdote che gli negò l'assoluzione per aver confessato di aver mangiato carne in tempo di Quaresima, attenendosi alle prescrizioni del medico.
A 16 anni si trasferì, anche per curare una malattia al fegato, a Firenze, ...
Leggi Tutto
asbergo
Enrico Malat
Variante di usbergo (provenzale ausbere), che con l'altra variante osbergo risulta più frequente, nei testi del Due e Trecento, della forma rimasta poi nel lessico italiano (cfr. [...] Fatti di Cesare I 28 [Prosa del Duecento, p. 459] " miseli la punta del brando per l'asbergo e per la carne viva infino a la costa "; e v. inoltre Castellani, Nuovi testi, glossario sub v.). D. usa una sola volta il sostantivo nella Commedia (If ...
Leggi Tutto
carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...