ALBANZANI, Donato (Donato degli Albanzani; Donato da Pratovecchio, o del Casentino; presso gli amici umanisti Donatus Appenninigena o Apenninigena, nome impostogli probabilmente dal Petrarca)
Guido Martellotti
nome [...] occasione delle sue nozze con Giliola, la figlia di Francesco Novello da Carrara. Anche a Niccolò d'Este, e importanza dell'A. nella storia della cultura ferrarese era già apparsa al Carducci: cfr. Della coltura estense nei secoli XIII e XIV, del 1895 ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] , ove sotto la guida di un tale Francesco Serra Caracciolo cominciò a comporre le prime "improvvisate 'Annunzio, Catania 1910, pp. 5-116 (e cfr. P. M. Sipala, Da Carducci a Quasimodo, Padova 1970, pp. 143-46); T. Carpinteri, Un ritratto giovanile poco ...
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ARIOSTO, Malatesta
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, di nobile e antica famiglia bolognese, trasferitasi a Ferrara nel sec. XIV e legata a quella di Ludovico da lontana parentela, nacque a Ferrara [...] genn. 1476 (rogato da G. Brusantini, notaio di Ferrara). Il Carducci afferma che egli morì l'8 ag. 1476, senza, però, quale documento.
L'A., primo letterato, insieme col fratello Francesco, della famiglia Ariosto, non ha lasciato opere di gran ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] variamente citati, ad es., ➔ Ugo Foscolo (6), ➔ Giosuè Carducci (7), ➔ Eugenio Montale (8 e 9) e ➔ altrettanto ampio, anche nella prosa (ad es. dello scrittore barocco Francesco Fulvio Frugoni, 14), nella lingua poetica (Clemente Rebora, 15), come ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] famosi in Savioli, Metastasio, Parini, ➔ Manzoni, ➔ Carducci), nel rispettare le regole dell’ode-canzone (con la quale » 5, pp. 3-162.
Zenari, Massimo (1999), Repertorio metrico dei “Rerum vulgarium fragmenta” di Francesco Petrarca, Padova, Antenore. ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] poi fittamente nel Paradiso. La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. nel celebre verso «Chiare, fresche et dolci acque secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ Giosuè Carducci («va l’aspro odor de i vini»: “San ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] ha attirato non soltanto poeti ‘archeologi’ quali ➔ Giosuè Carducci e ➔ Gabriele D’Annunzio, ma anche autori del infinita il finto emblema
Dalla nuca prostrandomi mortale.
Petrarca, Francesco (2005), Canzoniere. Rerum vulgarium fragmenta, a cura di ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] Dittamondo di Fazio degli Uberti e i Trionfi di ➔ Francesco Petrarca, così come la Commedia delle ninfe fiorentine (Ameto di ➔ Alessandro Manzoni, “Idillio maremmano” di ➔ Giosuè Carducci, Canzoni delle gesta d’Oltremare di ➔ Gabriele D’Annunzio. ...
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Orazio Flacco, Quinto
Francesco Ursini
La poesia della vita quotidiana
Vissuto nel 1° secolo a.C., Orazio può essere definito come il più classico dei poeti latini sia per il contenuto sia per la perfezione [...] per l’elaborata costruzione delle frasi: sarà imitato da tutti quei poeti lirici – da Petrarca fino a Leopardi, a Carducci e a Pascoli – che cercheranno di riprodurre nelle loro opere la perfezione formale dei classici.
Nell’ultima parte della sua ...
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Critico e poeta (Monte San Savino 1862 - Roma 1928). Discepolo di Carducci, amico di D'Annunzio e Scarfoglio, esordì come poeta con la raccolta Minime (1882) e collaborò ai principali giornali letterarî [...] (La poesia giovanile e la canzone d'amore di Guido Cavalcanti, 1895; Sulla vita giovanile di Dante, 1901; Ricordi di s. Francesco d'Assisi, 1927). Tra le edizioni postume si ricordano la scelta di Liriche e saggi a cura di C. Calcaterra (3 voll ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
vagheggiare
v. tr. [der. di vago1] (io vaghéggio, ecc.). – 1. letter. a. Guardare intensamente, con diletto, compiacimento, ammirazione, amore, desiderio; contemplare accarezzando quasi con lo sguardo: v. le stelle del firmamento, le bellezze...