BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] quindi in grado di stabilire se, e quali partìcolari caratteri poterono allora assumere rispetto a quelli di Giovanni IX con regioni adiacenti al Mar Caspio di razza diversa da quella degli Arabi. Lo scambio non può stupire. Certo a Roma, e nell ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] , altri in base ai nomi dati dai Sumeri ai caratteri cuneiformi. Esistevano, per esempio, segni-'piede', segni-'arma un uccello!". Cicerone ne dava una spiegazione deterministica: "Gli Arabi, i Frigi, i Cilici, poiché sono soprattutto dediti ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] penetrava a poco a poco, come in India e nei paesi arabi, le si son chiusi e son tornati a rivolgersi alle loro intorno ai quali sorgono più numerose le difficoltà.
Uno dei caratteri del mondo attuale (e questo è stato fortemente sottolineato da ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] parti, delle singole parole nei vari loro significati, dei caratteri accidentali secondo i "subiecta" cui ineriscono o viceversa o e musicale di Boezio. La presenza in essa dei numeri arabi e di un abaco fa pensare ad una falsificazione non anteriore ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] nella festa dell'estate avanzata (Mithrākana); egli ha tutti i caratteri del sole, occhio di Varuna, forza e vigore della terra. actio, impressio, proveniva a Bacone probabilmente dalle opere degli ottici arabi come al-Kindī (m. nell'873 ca.) e Ibn ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] assai avanzata.Il ripopolamento della Mancha presentò alcuni caratteri particolari. Formata da vaste, ondulate pianure che e unione tra la cultura greca classica, trasmessa dagli Arabi, e il nuovo pensiero cristiano, base del Rinascimento ( ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] doc. 574; Bloch, 1961, pp. 89, 182). I caratteri descrittivi fanno supporre fosse simile ai c. presenti nelle miniature del Keir Collection, London 1976; F. Gabrieli, U. Scerrato, Gli Arabi in Italia (Antica Madre), Milano 1979 (19852); E. Atil, ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] settentrionale e nordorientale - e al di fuori dell'Africa nel Golfo Arabico e in Iran (v. Lewis e altri, 1991). Esso è dalla stregoneria o dalla fattucchieria, che hanno tutti i caratteri di atti omicidi. In alcune culture in cui esistono entrambe ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] studi di arabistica è il Dizionario storico degli autori arabi più celebri e delle loro opere, pubblicato a Parma disperse. E. Veggetti, Giov. Luigi Mingarelli e le prime ediz. in caratteri greci ed egiziani in Bologna, in Studi e memor. per la storia ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] missionario, si aggiunge l'insegnamento di lingue orientali quali l'arabo, il turco, il persiano. Luogo di studio il seminario di caratteri greci, arabi, ebraici. E, forse, sua benemerenza più significativa l'edizione - curata dall'arabista Ludovico ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso di etnie abitanti sulle coste dell’Oceano...