SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] per a stretta (prenasale) + -s, che non può rimare con a normale larga: Gavaudas [= Gavauda(n)s] : cas [= ca(n)s 'cani'; non con cas 'caso']. I Siciliani applicarono certamente la stessa precisione nell'impiego della rima, come avevano già fatto i ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] invece incaricati di scoprire chi l'ama tiepidamente, aguzzando gli occhi come i gatti e muovendo gli orecchi come i cani; e altri infine incaricati di perseguitare chi non l'ama" (prefazione a G. Leopardi, Società,lingua e letteratura d'Italia ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] male che voi desiderate, e la nefanda lingua, che adoperate per istromento di accendere fuoco nel mondo, prima sarà lacerata dai cani, che mai possa indurre l'Imperatore a far cosa che non sia servizio di Dio".
Forse per nessuno scrittore come per ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] avendo scelto la Topica, la espose in forma di caccia, dove il cacciatore può essere un teologo, un filosofo, un avvocato, i cani sono il levriere dell'induzione e il molosso del sillogismo, e la fiera è il problema, e tutta l'operetta porta il ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] frequenta le scuole, e se qualche volta torna a entrare in una chiesa, c'entra per sbaglio e vi è ricevuta, regolarmente, come i cani.
Lascio stare, dunque, la poesia, e passo ad altro che mi preme molto di più: passo ad affermare che c'è la prosa ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] , come nella corrispondente virgiliana, esaltano a gara amore ispiratore di canti, innanzi ad Ercole, che li premia con due cani gemelli; la quinta (Silva) in cui Licanore e Menalca cantano la bellezza crudele delle loro amate; la settima (Barcula ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] , nella Coltivazione di Luigi Alamanni (come del resto anche in pagine descrittive della poesia e del romanzo pastorale), o dei cani e degli uccelli rapaci usati per la caccia nel noto poema di Erasmo di Valvasone, più viva curiosità essi ebbero ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] aperta la finestra della mia stanza, e vedendo un cielo puro e un bel raggio di luna, e sentendo un’aura tepida e certi cani che abbaiavano da lontano, mi si svegliarono alcune immagini antiche, e mi parve di sentire un moto nel cuore, onde mi posi a ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] . 41-45), ma non lo farà "perché è vile, codardo e cattivo guerriero" (vv. 45-50); passa il tempo ad andare a caccia "con cani e con leopardi" e a portare in giro "un elefante" (vv. 53-56; il riferimento è alla passione venatoria dell'imperatore e al ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] sta dilato, un piede appoggiato in alto su una roccia nel consueto schema di attesa, mentre Artemide e Lyssa avventano i cani contro il condannato. Evidentemente Z. non assiste semplicemente alla punizione di un atto di hỳbris, ma suggella con la sua ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...