(lat. Bilbĭlis ) Antico municipio della Spagna Citeriore (od. Bámbola) presso Calatayud, sulla strada da Cesaraugusta (Saragozza) a Emérita (Mérida). Era iscritto alla tribù Galeria ed era noto per le [...] sue fabbriche d’armi. Divenuta municipium con Augusto, la città fu rimodellata dal punto di vista urbanistico e architettonico. Le indagini archeologiche hanno messo in luce l’acropoli, il foro, case ed ...
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HEREDIA, Juan Fernández de
Nino Cortese
Gran Maestro dell'ordine di S. Giovanni di Gerusalemme. Nacque in Munebrega (Calatayud) forse da Lorenzo Fernández de Heredia; morì nel 1396. Avventuriero aragonese, [...] coraggioso soldato e abile diplomatico, non solo ebbe parte nelle vicende della sua patria e in quelle del bacino del Mediterraneo, ma ha lasciato anche il suo nome nella letteratura aragonese. Aiutò Pietro ...
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Città dell'Hispania Citerior (Tarraconensis), posta sopra una roccia presso il Salon, oggi Jalón (rapidus quem Salo cingit aquis, Marziale, X, 103), nel paese dei Celtiberi. La sua situazione precisa presso [...] la moderna Calatayud, sulla collina di Bambola, è stata recentemente determinata dal Sentenach, il quale con un'accurata esplorazione ne ha ritrovato l'acropoli, un tempio, il teatro ed altri resti architettonici, epigrafici e plastici (N. Sentenach, ...
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JOTA
Angela LATTANZI LAVAGNINO
. Danza popolare spagnola originaria dell'Aragona e diffusasi poi in tutta la Spagna, soprattutto in Navarra. Sembra risalga al sec. XII, e dicesi che fosse importata [...] dall'africano Aben Jot, musicista di Valencia esiliato a Calatayud. Essa è in ritmo ternario, di movimento rapido, animata sempre più, nella ripetizione delle strofe (il cui numero non ha limiti stabiliti), dal suono delle chitarre, dei tamburelli, ...
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Una delle piccole dinastie arabe (Mulūk aṭ-Ṭawā'if, Reyes de Taifas) sorte in Spagna dopo la caduta del califfato omayyade di Cordova (1031 d. C.). Fondata a Saragozza nel 1039 da Sulaimān ibn Hūd, la [...] dinastia comprese nel suo dominio Lérida, Tudela e Calatayud. Nel 1110 fu abbattuta dagli Almoravidi. ...
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Città della Spagna, capoluogo di mandamento nella provincia di Saragozza, situata a 769 m. s. m., in una profonda gola, alla destra del fiume Jiloca (Jalón, Ebro), con circa 3600 abitanti. È posta sulla [...] linea ferroviaria Calatayud Sagunto-Valenza. Domina sulla città la chiesa gotica di S. Maria, costruita nel sec. XIII e ampliata nel XVI, con la sua torre (1441). Conserva notevoli stalli gotici nel coro; e un reliquiario d'oro, custodito in una ...
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QAL‛AH
Carlo Alfonso Nallino
Voce araba che significa rocca, cittadella, fortezza costruita su un'altura, e che, entrata anche in persiano e turco, appare frequente nella toponomastica di molti paesi [...] Nissa), Caltabellotta (Qal‛at al-ballūṭ "la rocca delle querce"), ecc. La stessa forma ricorre in Ispagna, per es., Calatayud (Qal‛at Ayyūb "la rocca di A."). Eguale origine, premesso l'articolo arabo, ha Alcalá, nome di alcune località spagnole ...
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Nome applicato ai popoli della Spagna centrale dopo gli avvenimenti dell'anno 218 (Livio, XXII, 2, 3); la loro più antica menzione è in Polibio (III, 5, 1). Lo Schulten crede che già Timeo ed Eratostene [...] Ateca-Peña de la Almenara quello dei Titti. Il confine con gli Arevaci doveva essere nella odierna strada da Soria a Calatayud verso Ventas de Ciria e Torrelapaja.
Tolomeo dice Celtiberi gli abitanti di un gruppo di città situate nella valle dell ...
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Regione della Spagna settentrionale, che comprende la conca del medio Ebro, una parte dei monti che limitano la conca stessa (Pirenei, Monti Iberici e Monti di Catalogna), e il bacino dell'alto Guadalaviar. [...] I e dal conte Raimondo Berengario. Caratteristiche dell'ordinamento municipale dell'Aragona furono le comunidades, costituite da città (Calatayud e Daroca e, nel periodo seguente, anche Teruel) con un certo numero di paesi, cioè le loro aldeas ...
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DESPUIG (De Podio), Ausias
Salvatore Fodale
Nacque nel 1423 a Xativa, nel Regno di Valenza, dal ramo, che si era insediato a Xativa ed aveva ottenuto la signoria d'Alcantera, da una famiglia di antica [...] infatti parte, con lo zio Luis, del seguito che accompagnò l'infante Ferdinando e la regina Giovanna, sua madre, da Calatayud a Barcellona, dove fecero ingresso il 21 novembre. In questa occasione il D. svolse il delicato compito di fare assumere al ...
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