Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] Esempi di nomi in alcuni dialetti meridionali sono:
(16) a. sicil.: la bistiami, la dintami, la murami «muratura»
b. calabrese: a ligami, a litami
c. napol.: ossamme, lutamme «letame»
d. lucano e pugliese: la salame
Nei dialetti si trovano anche ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] < lat. nominativo sartor, hŏmō), di significato intrinsecamente agentivo (come il veneziano antico avogàro «avvocato», il calabrese curàtulu «capo dei pastori» < lat. nominativo advocātor, curātor) o rientrante tra i nomi di parentela (moglie ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] «terra coltivata», successivamente accostata al nome Giorgia, ritenuto quello di una santa. Anche Santa Severina, noto centro calabrese, è un agiotoponimo secondario: all’origine è il toponimo Siberene, antica città del Bruzio menzionata nel V secolo ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] 'ammiraglio Eugenio di Palermo, dell'anonimo traduttore dell'Almagesto, di Giacomo Chierico, che un'acuta ipotesi del Minio-Paluello sospetta calabrese; vive in Sicilia, punto d'incontro di tre civiltà, la latina, la bizantina e l'araba, e delle loro ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] Pellegrini, Romagnoli, Rossetti, Rossini, Venturi, Venturini, Vitali. Prettamente meridionali sono: Aiello, Amato, Arena, Basile, Calabrese, Caputo, Caruso, Catalano, Coppola (quasi due terzi delle occorrenze in Campania), De Simone, Di Stefano (metà ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] nella principale: mi ha detto che sarebbe venuto.
Come osserva Rohlfs (1969), le varietà calabresi meridionali e salentine non seguono sempre la consecutio:
(15) calabrese
a. jia mu si curca «andava a coricarsi» (lett. «andava che si corica»)
b ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] peculiari del gruppo: mentre, infatti, è esteso a tutta la S. l’esito dd (cacuminale) del latino ll (cavaddu da caballus), comune al calabrese, al pugliese e al sardo, la metafonesi condizionata da -i e -u e il passaggio di nd a nn, di mb a mm sono ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] basaltica.
Mar Ionio
Il Mar Ionio presenta caratteri geologici peculiari legati alla presenza di strutture come gli archi calabrese ed ellenico. La sismologia indica che in questo bacino si riscontrano sismi a ipocentro poco profondo (crostali) in ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] , La linguistica strutturale, Torino 1966; G. Mounin, Clefs pour la sémantique, Parigi 1972 (trad. it., Milano 1975); O. Calabrese, E. Mucci, Guida alla semiotica, Firenze 1975; U. Eco, Trattato di semiotica generale, Milano 1975; A. Ponzio, La ...
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calabrese
calabrése agg. e s. m. e f. – 1. Della Calabria; abitante o nativo della Calabria. Dialetti c. (e complessivamente il calabro s. m.), i dialetti italiani parlati in Calabria, con peculiarità che da un lato li distinguono dai dialetti...
biancomangiare
s. m. [comp. di bianco1 e mangiare; nel sign. 1, dal fr. blanc-manger]. – 1. Dolce a base di latte di mandorle rappreso, panna, zucchero e rum, tipico della cucina francese. Nella cucina italiana antica aveva lo stesso nome...