CALABRESE, Alessandro
Lucio Galante
Nacque a Lecce il 22 nov. 1804 da Pasquale e Francesca Cillo. Adolescente studiò presso il pittore Luigi Tondi, un modesto discepolo del Tiso, che insegnava disegno [...] nel R. collegio S. Giuseppe di Lecce diretto dai gesuiti. Successivamente fu inviato a Napoli a frequentare i corsi presso il R. Istituto di belle arti, la cui "sezione pittorica" era allora diretta da ...
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Semiologo italiano (Firenze 1949 - Monteriggioni, Siena, 2012). Dopo la laurea in Lettere moderne (1971), ha intrapreso una brillante carriera accademica (Università di Bologna e di Siena); visiting professor in atenei prestigiosi quali l’École des hautes études di Parigi e la danese Aarhus, ha tenuto corsi anche a Yale e Harvard (tra le altre) divenendo una personalità nel mondo della semiotica. Negli ...
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, Giorgio. Scrittore e autore italiano di testi di canzoni (Genova 1929 – Roma 2016). Tra i fondatori della cosiddetta scuola genovese, è stato l’autore di molte canzoni italiane di grande successo, tra cui Arrivederci, Domani è un altro giorno, Il nostro concerto e E se domani. Ha scoperto e collaborato con numerosi e importanti artisti italiani come L. Tenco, Mina, O. Vanoni, O. Berti e A. Celentano. ...
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Cabalista (n. 1543 - m. 1620), rabbino di Gerusalemme (detto Calabrese per l'origine della sua famiglia); fu discepolo di Yiṣḥāq Luria, le cui dottrine di tendenza ascetica e mistica espose specialmente [...] nella sua opera dal titolo ῾Ēṣ ḥayyīm ("Albero di vita") ...
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Pittore (n. in Calabria 1486 circa - m. Napoli 1542), attivo a Napoli dal 1508, forse allievo a Roma di Polidoro da Caravaggio. Una sua Disputa di s. Agostino (1530) è nella pinacoteca di Napoli. ...
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PERESI, Francesco, detto il Calabrese
Stefano De Mieri
PERESI (Parisi), Francesco, detto il Calabrese. – Nacque in Calabria, in una località imprecisata, intorno al 1681. Quando aveva due anni la famiglia [...] A. Zezza, III, 2, Napoli 2008, pp. 1030-1032; F. Bologna, Francesco Solimena, Napoli 1958, p. 148; M. Rotili, Il ‘Calabrese’ ignorato pittore del Settecento, in Napoli nobilissima, s. 3, I (1961), pp. 52-58; F. Strazzullo, La corporazione dei pittori ...
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Organizzazione criminale calabrese suddivisa in cosche, particolarmente radicata nella provincia di Reggio di Calabria, ma con ramificazioni in tutto il mondo.
Nel dialetto calabrese, ’ndranghetista significava [...] rispettare il proprio onore. Nel secondo dopoguerra il termine cominciò a essere usato nel significato attuale. La famiglia mafiosa calabrese (’ndrina) ha al suo centro una famiglia di sangue, attorno alla quale si estende una vasta rete di parentele ...
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Scrittore calabrese (n. Catanzaro, sec. 17º): di lui è noto un Discorso sopra l'aggiustamento delle monete e cambii nel Regno di Napoli (1621). ...
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Scrittore calabrese (sec. 16º-17º), autore di acute Considerazioni sopra l'Alitinonfo di G. Scaruffi (1604), in cui si combattono le alterazioni monetarie e si espongono idee chiare sul valore dei metalli [...] preziosi ...
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Soprannome del brigante calabrese Marco Berardi (seconda metà 16º sec.), nativo di Cosenza. A capo di una delle più forti bande di briganti del tempo, costituì una sorta di governo esigendo tributi locali. [...] Fu debellato dal viceré di Napoli P. Afán de Rivera duca di Alcalá (1569-71) ...
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calabrese
calabrése agg. e s. m. e f. – 1. Della Calabria; abitante o nativo della Calabria. Dialetti c. (e complessivamente il calabro s. m.), i dialetti italiani parlati in Calabria, con peculiarità che da un lato li distinguono dai dialetti...
biancomangiare
s. m. [comp. di bianco1 e mangiare; nel sign. 1, dal fr. blanc-manger]. – 1. Dolce a base di latte di mandorle rappreso, panna, zucchero e rum, tipico della cucina francese. Nella cucina italiana antica aveva lo stesso nome...