Cahiersducinéma Periodico francese di cinema fondato nel 1951 da A. Bazin e J. Doniol-Valcroze. Negli anni 1950 e 1960 fu espressione della tendenza che ebbe il nome di «nouvelle vague», pubblicando [...] articoli di F. Truffaut, J.-L. Godard, E. Rohmer, R. e C. Chabrol. Dal 1982 la rivista è affiancata da una serie di Essais su problemi di cinematografia, montaggio, luce, scenografia, e da una collana ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , indipendente dai condizionamenti commerciali.
In Francia si formò (attorno al critico A. Bazin e alla rivista CahiersduCinéma) il movimento della nouvelle vague. Comprendeva autori piuttosto diversi tra loro e che assai presto presero strade ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] falsamente neutra e naturale; omogeneizza la realtà; rafforza il senso di sé di chi guarda. Riviste come Cinéthique, Cahiersducinéma e Screen intrecciarono nei primi anni Settanta un fitto dibattito attorno a questo nodo tematico. Ma lo sguardo è ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] di una nuova generazione illustre di registi e il dibattito che si sviluppava soprattutto in Francia sulla rivista Cahiersducinéma, diffusero e imposero la nozione di «autore», inteso non solo come il regista-scrittore delle storie che racconta ...
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Regista, sceneggiatore e critico francese (n. Parigi 1955). È stato sceneggiatore e regista di alcuni cortometraggi alla fine degli anni Settanta prima di diventare membro della redazione dei Cahiersdu [...] propria della nouvelle vague e omaggio nei confronti del cinema di Hongkong (al quale ha già rivolto una vies (Il gioco delle coppie, 2018), Wasp Network (2019) e Hors du temps (2024), di queste ultime tre ha curato anche la sceneggiatura. Nel ...
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Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore, tecnico degli effetti speciali italiano (Sanremo 1914 - Roma 1980). Si è avvicinato al cinema come direttore della fotografia alla fine degli anni Trenta. [...] &Winchester Jack, 1970). In Italia è stato riscoperto dopo molti anni, mentre in Francia (sin dall'apparizione de La maschera del demonio) è subito diventato autore di culto per autorevoli riviste specializzate come i Cahiersducinéma e Positif. ...
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Regista cinematografico, teatrale e televisivo francese, nato a Parigi il 24 giugno 1930. Redattore della rivista Cahiersducinéma, ha svolto un'assidua attività di narratore e di critico, rivelando un [...] 1973; L'amico di famiglia). Pagato un esplicito tributo al cinema d'azione denunciando la società dei consumi in Nada (1973; Inspecteur Lavardin (1985); Masques (1987; Volto segreto); Le cri du hibou (1987; Il grido del gufo), tratto da un romanzo ...
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MORETTI, Nanni
Federico Chiacchiari
MORETTI, Nanni (propr. Giovanni)
Regista, produttore e attore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Autore di un cinema rigoroso e autoironico, [...] Facciamoci del male. Il cinema di Nanni Moretti, a cura di P. Ugo, A. Floris, Cagliari 1990.
Nanni Moretti, a cura di G. Ranucci, S. Ughi, Roma 1993.
N. Saada, S. Toubiana et al., Le printemps de Nanni Moretti, in Cahiersducinéma, mai 1998, 524, pp ...
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Lee, Spike
Giona Antonio Nazzaro
Lee, Spike (propr. Shelton Jackson)
Regista, attore, sceneggiatore, produttore statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 20 marzo 1957. Si è diplomato al Morehouse [...] -Stuyvesant (vero microcosmo multietnico) e attaccato per le sue implicazioni politiche, è stato però ampiamente valorizzato dai Cahiersducinéma.
Dopo Mo better blues (1990), elegante incursione nel mondo della musica jazz, con Jungle fever (1991 ...
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(App. IV, I, p. 137)
Regista cinematografico italiano, la cui fama internazionale tocca l'apogeo nel 1974-75. Da tempo considerato inimitabile da studiosi e da registi (le nouvelles vagues hanno in A. [...] ; L. Micciché, La ragione e lo sguardo, Cosenza 1979; R. Barthes, Cher Antonioni, in CahiersduCinéma, Parigi 1980; G. Grazzini, Cinema '81, Roma-Bari 1982; Id., Cinema '82, ivi 1983; M. Antonioni, Quel bowling sul Tevere, Torino 1983; AA.VV., Le ...
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