Streptomicetacee Famiglia di Actinomiceti, distinta per il micelio che non si frammenta; comprende il genere Streptomyces cui appartengono più di 70 specie per lo più saprofite viventi nel terreno, più [...] tubercolare), nel trattamento di particolari infezioni (tularemia, peste) e in quello della endocardite batterica e della brucellosi. La streptomicina uccide selettivamente i batteri e non le cellule eucariotiche, perché si lega specificamente alla ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] della International Society of medical hydrology di Londra e del Fascio medico parlamentare. Per i suoi studi sulla brucellosi e sul kala-azàr ricevette il premio Santoro dell'Accademia dei Lincei. Fu grande ufficiale della Corona, commendatore ...
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DEL VECCHIO, Vittorio
Liberata Cerasani
Nacque 9 marzo 1914 a Caserta, da Giovanni e da Rosa Cardassi. Compì gli studi superiori nella sua città natale e quindi, sull'esempio del fratello maggiore Gaetano, [...] ], 3, pp. 16-29; Sistema nervoso centrale ed immunità, ibid., LXII [1938], 3, pp. 11-23; Un caso di meningite brucellare con papilla da stasi, in Rassegna di neuropsichiatria, I [1947], pp. 3-15). Si occupò anche di parassitologia, con studi sulla ...
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TETRACICLINE
Franco SCANGA
. Gruppo di antibiotici che prende nome dalla tetraciclina (così detta per la presenza di 4 anelli benzenici condensati), comprendente, oltre la tetraciclina, la clortetraciclina [...] a germi gram-positivi e negativi, a protozoi, a rickettsie e ad alcuni grossi virus. Sono particolamente sensibili ad essa le brucelle, le salmonelle, le amebe e i grossi virus; la resistenza è in genere lenta ad instaurarsi.
Somministrata per bocca ...
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BROTZU, Giuseppe
Giovanni Bo
Nacque a Cagliari il 24 genn. 1895 da Luigi e da Maria Castangia. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Cagliari nel 1919, divenne già in quell'anno [...] , la miseria e le carenze abitative, nei cui riguardi si ottennero notevoli successi, mentre le campagne effettuate contro la brucellosi, la microcitemia e l'idatidosi-echinococcosi non diedero i frutti sperati. Tra i suoi scritti sull'argomento si ...
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La c., il cui nome generico è "cloramfenicolo", ha assunto una particolare importanza nella storia dell'antibiosi perché rappresenta il primo antibiotico a "vasto spettro" utilizzato in clinica, attivo, [...] sempre l'antibiotico di scelta è la febbre tifoide e le altre infezioni da salmonelle; la c. è inoltre particolarmente indicata nella brucellosi, nella pertosse, nelle rickettsiosi e nelle infezioni da stafilococchi resistenti ad altri antibiotici. ...
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Febbre
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Febbre
sommario: 1. Introduzione. 2. La termoregolazione fisiologica: a) caratteristiche generali; b) acquisizione filogenetica; c) cibernetica della termoregolazione; [...] giorni) di febbre continua o subcontinua seguono periodi di apiressia o di notevole remittenza (per es., borreliosi, brucellosi). Naturalmente molte volte si hanno decorsi febbrili anomali e irregolari per circostanze accessorie del caso in questione ...
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IZAR, Guido
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano l'8 nov. 1883 da Antonio, originario dei Pirenei, e da Adele Bellani. Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] le variazioni di agglutinabilità del micrococco di Bruce, in Boll. della Società di biologia sperimentale, I [1926], pp. 31-33; Sulla terapia della brucellosi, in Progressi di terapia. Riv. medica mensile, XI [1933], pp. 370-377; Onde corte e ...
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LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] 319-364, in collab. con A. Giannoni) e attribuì la causa delle sindromi emorragiche del tifo e della brucellosi, processi morbosi caratterizzati con grande frequenza da piastrinopenia, agli stessi molteplici fattori responsabili del morbo di Werlhof ...
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Malattie infettive
Nel corso della seconda metà del 20° sec. iniziò a diffondersi nell'ambito della comunità biomedica la convinzione che il problema della diffusione delle m. i. fosse destinato a una [...] botulinica). Nella classe B sono inclusi agenti che hanno una patogenicità meno elevata e che sono meno facili da diffondere (brucellosi, psittacosi, febbre tifoide e microrganismi che si diffondono con i cibi, come la salmonella, e con l'acqua, come ...
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brucellosi
brucellòṡi s. f. [der. di brucella, col suff. -osi]. – Nome complessivo delle malattie determinate da batterî del genere brucella, come la febbre melitense o di Malta nell’uomo, l’aborto epizootico che colpisce spec. i bovini, e...
brucella
brucèlla s. f. [lat. scient. Brucella, dal nome del medico scozz. sir D. Bruce († 1931)]. – Nome del genere e delle varie specie di batterî eubatteriali a bastoncini minuti, parassite di animali domestici, nei quali determinano infezioni...