Fenomeno, diffuso soprattutto in fasi di squilibrio sociale e politico, per il quale bande di malfattori, riunite e disciplinate sotto l’autorità di un capo, attentano a mano armata a persone e proprietà. Prende nome dai briganti, in età medievale soldati avventurieri a piedi, che facevano parte di piccole compagnie mercenarie.
La pratica del b. divenne, per effetto delle guerre civili, gravissima ...
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Brigante (m. 1810); organizzò, nel quadro del brigantaggio antifrancese nel Mezzogiorno tra la fine del sec. 18º e gli inizî del sec. 19º, una grande banda operante in Lucania. Assediò e prese il castello [...] di Abriola facendo strage dei difensori (1809); attaccò persino Potenza (1810), ma, respinto, fu preso e fucilato ...
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Confederazioni tra paesi o città per difendere le strade dal brigantaggio e proteggersi dalle prepotenze di nobiltà e re. L’esempio fu dato dalla Castiglia, seguita (1225) dall’Aragona. Sotto Ferdinando [...] il Cattolico (1496) ebbero ordinamento unico (Hermandad Nueva). In Aragona furono soppresse nel 1510 e in Castiglia nel 1835. L’obbligo assunto dalle H. di fornire fanti e cavalieri rafforzò il potere ...
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Uomo politico (Frascarolo, Pavia, 1844 - Roma 1922). Volontario garibaldino, si distinse al monte Suello e poi nella campagna contro il brigantaggio. Entrato infine nella carriera amministrativa, fu prefetto [...] di Brescia, Livorno, Firenze, Roma e dal 1905 senatore ...
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Soprannome del brigante Luigi Alonzi (n. Sora 1823 - m. forse 1862); già soldato dell'esercito borbonico, dopo il 1860 si diede al brigantaggio, operando soprattutto presso il confine dello Stato pontificio: [...] ma la sua azione, diretta contro tutto il ceto dei possidenti, non rispondeva alle finalità dei dirigenti borbonici, i quali lo fecero catturare e fucilare ...
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Generale e patriota (Imola 1834 - Bologna 1907). Volontario nel 1859, garibaldino nel 1860, entrato poi nell'esercito regio, si segnalò nella repressione del brigantaggio in Sicilia e nella campagna del [...] 1866. Generale nel 1883, fu creato senatore nel 1898 e fu ministro della Guerra nel secondo gabinetto Pelloux (1899-1900) ...
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Generale e uomo politico (Siena 1837 - ivi 1907). Ufficiale dell'esercito granducale di Toscana, passato nel 1860 in quello italiano, si distinse nella repressione del brigantaggio nell'Italia meridionale. [...] Generale dal 1884, deputato dal 1874 al 1900, fu ministro della Guerra con Crispi (1893-96) ...
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Rivoluzionario russo (Vilna 1877 - Mosca 1926). Prima della Rivoluzione d'Ottobre più volte arrestato, nel 1917 fu chiamato da Lenin a organizzare e dirigere la Čeka contro il brigantaggio e la controrivoluzione. [...] Ricoprì poi (1921) la carica di commissario dei Trasporti e (1924) di capo del consiglio economico supremo ...
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Uomo politico spagnolo (n. 1629 - m. 1687); viceré di Napoli (1683-87), si adoperò efficacemente a liberare Napoli dalla piaga dei soldati spagnoli pezzenti e l'Italia meridionale dal brigantaggio, svolgendo [...] una azione di risanamento sociale e d'incremento culturale che lo rese popolare ...
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ALBERTONE, Matteo Francesco
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Nacque ad Alessandria il 29 marzo 1840. Uscito nel 1861 dall'accademia militare col grado di sottotenente dei bersaglieri, partecipò alla campagna contro il brigantaggio [...] nell'Italia meridionale, poi alle campagne del 1866 e del 1870 (vedi i suoi Ricordi dell'impresa di Roma del 1870, in Nuova Antologia, LV [1920], pp. 97-114). Capitano nel Corpo di Stato Maggiore, insegnò ...
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brigantaggio
brigantàggio s. m. [der. di brigante]. – L’attività criminosa dei briganti: atti di b.; darsi al b., alla vita di brigante. Anche, i gruppi, le bande organizzate, il fenomeno da essi costituito: il b. dell’Ottocento, del regno...
strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata...