HERMANDAD (sp., "fratellanza")
Nino Cortese
Le hermandades sono una delle caratteristiche della vita della Spagna nel Medioevo: confederazioni tra città e luoghi abitati, create quasi sempre per difendere [...] le strade dal brigantaggio, talvolta per resistere all'oppressione della nobiltà e non di rado per combattere il potere del monarca.
Nell'Aragona diedero l'esempio Saragozza, Huesca e Jaca che si unirono nel 1225. Nelle provincie basche, ove sin dal ...
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Avvocato e uomo politico (Roccamonfina, Caserta, 1828 - Napoli 1894), aderì al gruppo dei liberali unitarî detti "piemontesi"; questore di Napoli (1862), svolse un'energica lotta contro le sommosse antiunitarie [...] clericali e borboniche e il brigantaggio e (1866) fu chiamato alla direzione generale della polizia. Reagì con misura ed equilibrio ai tumulti palermitani del sett. 1866. Deputato (1865-66, 1867-76), penalista di gran fama, sindaco di Napoli (1884-89 ...
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Ribelle marocchino, nato verso il 1868, che specialmente nella zona di Tangeri compì numerose aggressioni e atti di brigantaggio, cercando di dare a questi un carattere politico di rivendicazione dei diritti [...] dell'Islām e di circondarsi di prestigio religioso. Messosi in grave urto con l'altro famoso ribelle Ibn ‛Abd el-Kerīm (v. abd el- krim), fu da questo fatto prigioniero nel 1925, e poco dopo morì.
Bibl.: ...
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Scrittore polacco (Ljakhoviči, Baranoviči, 1899 - Penley, Denbigh, 1964). Personalità singolare, partecipò alla guerra contro la Russia del 1919-20 e divenne uno specialista della guerriglia di confine. [...] A poco a poco, dalle azioni belliche passò al vero e proprio brigantaggio e nel 1930 fu condannato alla pena di morte, commutata in quindici anni di reclusione. Dalle sue avventure P. trasse il materiale per un romanzo autobiografico, Kochanek ...
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Ippolito Aldobrandini (Fano 1536 - Roma 5 marzo 1605); avvocato concistoriale, uditore di Rota, cardinale (1585), legato in Polonia (1588), fu eletto papa, dopo un agitato conclave, il 30 genn. 1592, succedendo [...] a Innocenzo IX. Si impegnò nella repressione del brigantaggio e del malcostume (famosa l'esecuzione di B. Cenci), nella riforma disciplinare della Chiesa, nella difesa intransigente del dogma (da ricordare la controversia sul De Concordia del Molina ...
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Militare e uomo politico (Barletta 1777 circa - Napoli 1861). Ufficiale, seguì i Borboni in Sicilia (1799) e combatté in Spagna. Dopo la Restaurazione si accostò alla Carboneria e fu implicato nella rivoluzione [...] del 1820-21; ma in seguito, distintosi nella lotta contro il brigantaggio, fu posto a capo della gendarmeria borbonica, e nel 1831 divenne ministro della Polizia. Represse con grande rigore la rivolta del Cilento (1828) e i moti siciliani del 1837: ...
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Patriota (Napoli 1777 - ivi 1837); aderì, come i fratelli Ferdinando, Francesco e Mario, alla Repubblica partenopea del 1799; in esilio, si arruolò nella legione italiana, e prese parte alle campagne del [...] 1800 e del 1801. Ritornato in patria, partecipò alla lotta contro il brigantaggio (1807-11); nel 1812 si distinse nella campagna di Russia, ma durante la ritirata subì gravissime mutilazioni per congelamento e dovette lasciare il servizio. La sua ...
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BANDI, Ivo
Mario Crespi
Di antica famiglia toscana, nacque nel 1867 a Tagliacozzo, ove il padre Giuseppe, scrittore ed ex garibaldino, era stato inviato in missione col grado di maggiore dell'esercito [...] italiano al comando delle truppe per la repressione del brigantaggio politico nella Marsica. Compì gli studi universitari a Pisa, allievo prediletto dell'anatomico Guglielmo Romiti, e si laureò in medicina e chirurgia nel 1892. Poco dopo la laurea, ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] Benevento dove mise in mostra la sua abilità di amministratore e di politico, nonostante le difficoltà create dal brigantaggio e dalle cospirazioni mazziniane; nel 1841 fu trasferito a Perugia. Arcivescovo titolare di Damiata nel 1843, nello stesso ...
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LURISTĀN (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
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N Regione della Persia sud-occidentale, che, secondo l'uso più lato e geografico del termine, si estende dallo ‛Irāq al Fārs. Trae il nome dai Lur, popolazione [...] iranica affine etnicamente e linguisticamente ai Curdi, dedita alla pastorizia e al brigantaggio, e in condizioni etnologiche ancora molto primitive. È divisa in una parte settentrionale, detta Piccolo Lur (Lur-i Kuciuk) e suddivisa in Pīshkūh ( ...
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brigantaggio
brigantàggio s. m. [der. di brigante]. – L’attività criminosa dei briganti: atti di b.; darsi al b., alla vita di brigante. Anche, i gruppi, le bande organizzate, il fenomeno da essi costituito: il b. dell’Ottocento, del regno...
strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata...