Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] si offre e si ritrae davanti alla cinepresa e viceversa. Ancora una volta non siamo lontani dalla precisione dello sguardo di Bresson, con la differenza che qui l'impulso voyeuristico del regista divampa sullo schermo.
La bellezza e la forza del film ...
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Assayas, Olivier
Catherine McGilvray
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1955. Il suo lavoro di regista, indissolubilmente intrecciato con quello di critico, si è [...] ha svolto un'intensa attività di critico per i "Cahiers du cinéma", intrecciando la riflessione sull'opera di Robert Bresson, Andrej Tarkovskij e Ingmar Bergman, con la scoperta del cinema asiatico; nel 1984 recatosi a Taipei, per conoscere la ...
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Regista italiana (n. Carpi 1933). Dopo aver curato una serie di trasmissioni, a carattere soprattutto storico, girò, sempre per la tv, Francesco d'Assisi (1966), tentativo di interpretazione non convenzionale, [...] alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia il documentario Clarisse, e nel 2018 ha ricevuto il Premio Bresson nell’ambito della 75a edizione della Mostra del cinema di Venezia. Tra le sue regie cinematografiche più recenti si segnala ...
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Kitano, Takeshi
Giona Antonio Nazzaro
Regista, attore, sceneggiatore, montatore e presentatore televisivo giapponese, nato a Tokyo il 18 gennaio 1948. Noto anche come Beat Takeshi, nome d'arte utilizzato [...] sue potenzialità. Nel mettere in scena un gruppo di surfisti sordomuti il film raggiunge vertici di astrazione che solo R. Bresson ha reso in termini altrettanto icastici. Due anni dopo, Sonatine (1993), presentato al Festival di Cannes, permette a K ...
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Schrader, Paul
Giona Antonio Nazzaro
Critico, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Grand Rapids (Michigan) il 22 luglio 1946. Figura tanto fondamentale quanto sottovalutata della [...] teologica, come testimonia anche la sua tesi di laurea, pubblicata nel 1972 con il titolo The transcendental style in film: Ozu, Bresson, Dreyer (trad. it. 2002), in cui individua nei tre autori uno stile basato su un'estetica volta a rifiutare ogni ...
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CASARES, Maria
Catherine McGilvray
Casarès, Maria (propr. Casarès Quiroga, Maria)
Attrice cinematografica e teatrale spagnola, naturalizzata francese, nata a La Coruña (Spagna) il 21 novembre 1922 e [...] spregiudicata Garance (Arletty). Sempre lo stesso anno fu la protagonista in Les dames du Bois de Boulogne (Perfidia) di Robert Bresson nella parte di una donna che elabora un'assurda e maniacale vendetta e nel 1946 lavorò con André Cayatte in Roger ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] , libertà narrativa che si troverà poi in Le journal d'un curé de campagne (1951; Il diario di un curato di campagna) di Bresson e in molti film della N. v.: Une vie (1958; Una vita. Il dramma di una sposa) di Astruc, Le petit soldat (realizzato ...
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Crónica de un niño solo
Marcelo Panozzo
(Argentina 1965, bianco e nero, 70m); regia: Leonardo Favio; produzione: Luis de Stefano; sceneggiatura: Leonardo Favio, Jorge Zuhair Jury; fotografia: Ignacio [...] suo primo film, Crónica de un niño solo. Spesso si cita l'innegabile ammirazione di Favio nei confronti di Robert Bresson, ma il critico Sergio Wolf ha ragione nel definirla una relazione sorretta da un atteggiamento spontaneo e non premeditato. Wolf ...
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The Cheat
Peter von Bagh
(USA 1915, I prevaricatori, bianco e nero, 52m a 20 fps); regia: Cecil B. DeMille; produzione: Cecil B. DeMille per Jesse L. Lasky Feature Play; sceneggiatura: Hector Turnbull, [...] finali, con la rinascita dell'amore attraverso le sbarre della prigione, ci rimandano persino a Robert Bresson (in questo caso il Bresson di Pickpocket).
Nella splendida grana chiaroscurale il film, pur così dominato da meccanismi e passioni brutali ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] del suo capolavoro (il Journal d'un curé de campagne, 1950) è rimasto all'altezza del suo passato è stato senza dubbio Bresson, che con Un condamné à mort s'est échappé (1956) e Pickpocket (1959), ha comunque indicato di non voler abbandonare la ...
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