Regista cinematografico francese (Bromont-Lamothe, Alta Loira, 1907 - Parigi 1999). Già nel primo film Les anges du péché (La conversa di Belfort, 1943) emerge chiaramente il senso religioso del rapporto [...] Lancelot du Lac, 1974), su uno sfondo di morte e sconfitta. Se si rivolge ai nostri giorni, il lucido sguardo bressoniano vede una generale spinta verso l'autodistruzione, delle persone e dell'ambiente (Le diable probablement..., 1977). Nel 1983 ha ...
Leggi Tutto
Fotografo (Chanteloup, Seine-et-Marne, 1908 - Montjustin, Provenza, 2004); fu anche pittore e assistente di J. Renoir. Fra i fondatori, nel 1947, del gruppo Magnum-Photo con R. Capa e D. Seymour, è stato [...] 1952), nel quale racconta il suo modo di fare fotografia. Nel 1988 il Centre National de la Photographie di Parigi gli ha intitolato il Gran Premio Internazionale di Fotografia. Nel 2003 è stata inaugurata la Fondation Henri Cartier-Bresson a Parigi. ...
Leggi Tutto
Fotografo francese (Lione 1923 - Parigi 2016). A contatto con H. Cartier-Bresson a partire dai primi anni Cinquanta, entrò a far parte dell'agenzia Magnum nel 1953. Le sue fotografie, frutto di numerosi [...] viaggi in Medio ed Estremo Oriente, rivelano uno sguardo volto a filtrare atmosfere e culture lontane attraverso un gusto compositivo classico e armonico. I paesi mediorientali, l'India e soprattutto la ...
Leggi Tutto
Fotografo giapponese (n. Tokyo 1940). Ha studiato fotografia all'università di Chiba; interessatosi poi all'opera di diversi registi (R. Bresson, C. T. Dreyer, J.-L. Godard, Y. Ozu), ha sperimentato anche [...] il cinema. La sua ricerca, caratterizzata da immediatezza e spontaneità, sostenuta dalla consuetudine a fotografare il quotidiano, si è concentrata sul nudo, su aspetti di Tokyo e su particolari della ...
Leggi Tutto
Fotografo statunitense (n. New York 1938). Impegnato dapprima nella pubblicità, si è dedicato poi, dal 1963, all'attività di fotografo di strada, alla maniera di H. Cartier-Bresson e G. Winogrand. Concentratosi [...] esclusivamente sul colore dalla fine degli anni Sessanta, ha elaborato un linguaggio che gli ha consentito di valorizzare le potenzialità cromatiche e descrittive del mezzo fotografico. Appartengono a ...
Leggi Tutto
Regista e attore cinematografico francese (Roanne 1928 - Parigi 2016). Esordì nel cinema collaborando con J. Tati in Mon oncle (1958). Dopo aver recitato in alcuni film di R. Bresson e Cl. de Givray, passò [...] alla regia con due cortometraggi: Rupture (1961) e Heureux anniversaire (1962, vincitore di un premio Oscar). Si dedicò poi al lungometraggio dirigendo, tra l'altro, Le soupirant (Io e le donne, 1963); ...
Leggi Tutto
Fotografo statunitense (n. Memphis, Tennessee, 1939). Avvicinatosi alla fotografia sul finire degli anni Cinquanta, ha abbandonato l’università per studiare da autodidatta sui libri di fotografi quali [...] H. Cartier-Bresson e W. Evans. E. è ricordato soprattutto per aver introdotto il colore nella fotografia, in un periodo in cui questo era utilizzato perlopiù per i messaggi pubblicitari: nel 1974, mentre insegnava ad Harvard ha preparato il suo primo ...
Leggi Tutto
Cole, Teju. – Scrittore, storico dell’arte e fotografo nigeriano naturalizzato statunitense (n. 1975). Nato negli Stati Uniti e cresciuto in Nigeria, attualmente vive a Brooklyn, dove collabora con numerose [...] testate giornalistiche. Autore di scatti metropolitani – palesi gli influssi di fotografi quali H. Cartier-Bresson – in cui con immediatezza e nitore documenta sincretismi e contraddizioni delle nuove realtà urbane, ha trasposto con precisione ...
Leggi Tutto
Fotografo (Varsavia 1911 - Canale di Suez 1956). Dopo gli studî di grafica a Lipsia, intraprese l'attività di fotografo, con il soprannome di Chim, all'inizio degli anni Trenta. Negli stessi anni, lavorando [...] come free-lance a Parigi, entrò in contatto con R. Capa e H. Cartier-Bresson. Inviato della rivista Regards, fotografò la guerra civile spagnola, dimostrandosi interprete di un giornalismo sempre partecipe dei drammi della realtà fotografata. ...
Leggi Tutto
Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvelle vague francese (Jean-Luc Godard e Robert Bresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
Leggi Tutto