Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; socio straniero dei Lincei (1905). Scritti principali: De veritatibus aeternis apud Cartesium (1874); De la contingence des lois de la nature (1874); De l'idée de loi naturelle dans la science et dans ...
Leggi Tutto
Epistemologo e storico della scienza (Nîmes 1858 - Parigi 1918). Sulla scia di Ch.-B. Renouvier e di É.-É.-M. Boutroux, sviluppò, contemporaneamente a P.-M. Duhem, J.-H. Poincaré e É. Le Roy, una rigorosa [...] critica dello scientismo. Pur non aderendo apertamente alle tesi convenzionalistiche di Poincaré, M. nei suoi scritti sottolinea di continuo il ruolo della creatività e della "spontaneità" della ragione ...
Leggi Tutto
Filosofo e filologo, nato a Bar-le-Duc nel 1876; studiò alla Sorbona con Victor Brochard, di cui (e di Émile Boutroux) avvertì profondamente l'influsso. Addottoratosi con le due tesi La théorie des incorporées [...] dans l'ancien stoïcisme, Parigi 1907, e Les idées philosophiques et religieuses de Philon d'Alexandrie, Parigi 1908, cui accompagnò (Parigi 1909) un'edizione commentata del trattato filoniano sulle Leggi ...
Leggi Tutto
Filosofo (Lublino 1859 - Parigi 1933). Studiò chimica con R. Bunsen. Nel 1880 si trasferì a Parigi e dopo la prima guerra mondiale prese la cittadinanza francese. Influenzato dagli scritti e dalle teorie [...] di Boutroux, Bergson, Duhem e Poincaré, la sua riflessione costituisce un tentativo di cogliere la natura delle scienze mediante l'analisi della loro struttura. Per M. la spiegazione scientifica comunemente accettata è essenzialmente un ridurre all' ...
Leggi Tutto
Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] fu l'influenza esercitata dal R. sulla filosofia francese della contingenza e della libertà (E. Boutroux, H. Bergson) e sul pluralismo americano (W. James).
Vita e opere
R. si formò a Parigi, studiando dapprima scienze matematiche presso L'Ecole ...
Leggi Tutto
scientismo Il particolare atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere che non accetti i metodi [...] i positivisti (per es., H. Taine); di contro impiegarono spregiativamente il termine coloro che, come E. Boutroux, vedevano nel determinismo positivistico e nell’affermazione dell’oggettiva necessità delle leggi naturali, estese anche al mondo umano ...
Leggi Tutto
Filosofo francese (Parigi 1870 - ivi 1954). Membro dell'Istituto di Francia (dal 1919), successe a H.-L. Bergson nella cattedra di filosofia al Collège de France (1921) e all'Académie française (1945); [...] opere della maturità è presente, oltre all'influsso del pragmatismo, anche quello delle filosofie di Bergson e di É.-É. Boutroux, che condizioneranno sempre più il suo pensiero. Si ricordano: L'exigence idéaliste et le fait de l'évolution (1927), Les ...
Leggi Tutto
BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] studi filosofici. Nel 1909 si addottorò in filosofia con una tesi composta di tre monografie sul pensiero di Boutroux, di Renouvier e di Bergson, dissertazione discussa con P. Martinetti, professore di filosofia teoretica all'Accademia milanese. L ...
Leggi Tutto
Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] . 1948), L'art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia, di Boutroux e Bergson, nel 1947 pubblicò El secreto de la filosofía, iniziando una sistemazione del suo pensiero, fondato su una concezione ...
Leggi Tutto
Termine, entrato nell’uso filosofico nel 18° sec., che indica in generale la negazione di ogni determinazione del volere da parte di motivi esterni a esso (➔ determinismo). Mentre la concezione deterministica [...] causa quello del caso. Più particolarmente si parla di i. spiritualistico (o idealistico) in relazione alla filosofia di Boutroux e Bergson per la loro concezione della libertà come principio costitutivo del reale, in polemica con il positivismo. ...
Leggi Tutto