partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] di K. Marx e F. Engels, in Lega dei comunisti nel 1847) e all’inizio del 20° sec. – è il caso del Partito bolscevico (➔ ), nato nel 1912 –, fu la Rivoluzione russa del 7 nov. 1917 a dare impulso alla costituzione di p.c. su scala mondiale. Già ...
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Uomo politico e scrittore belga, nato a Marcinelle (Hainaut) il 21 agosto 1864. Esercitò l'avvocatura a Charleroi, partecipando alla vita politica, dapprima nelle file del partito liberale progressista, [...] italiana. Nell'ottobre del 1917 il D. fu mandato in Russia come ministro del Belgio; ma il colpo di stato bolscevico rese impossibile la continuazione del suo incarico. Dopo la pace il D. fu nominato ministro delle scienze e delle arti (dicembre ...
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Economista e ideologo sovietico (Budapest 1879 - Mosca 1964) di origine ungherese. V. dedito allo studio dei cicli economici, fu autore di intense riflessioni sull'economia capitalistica, applicandosi [...] del Consiglio dell'economia nazionale durante la repubblica di Béla Kun, si trasferì a Mosca ed entrò nel partito bolscevico nel 1920. Collaboratore della rivista Die kommunistische Internationale, diresse (1927-47) l'Istituto per l'economia e la ...
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ROTHERMERE, Harold Sidney Harmsworth, barone (1914) e visconte (1917)
Piero Treves
Giornalista e uomo politico, nato a Londra il 26 aprile 1868, morto a Bermuda il 26 novembre 1940. Fondò nel 1906 col [...] illustrato di Gran Bretagna. Uscì dalla guerra, in cui perdette due figli, convinto delle iniquità di Versaglia e del pericolo bolscevico.
Dal 1910, ricomperati il Daily Mail, l'Evening News e il Sunday Dispatch, svolse pertanto un'intensa campagna ...
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Rivoluzionario anarchico russo (Mosca 1842 - Dmitrov, Mosca, 1921). Come geografo, compì viaggi scientifici in Siberia e in Manciuria (1862-67), studiando in particolare i periodi glaciali. Nel 1872 si [...] sovietico in nome dei suoi ideali anarchici, rivolti alla distruzione dello stato e contrarî, quindi, alla dittatura del partito bolscevico. Fra le opere si ricordano: Paroles d'un révolté (1884; trad. it. 1885); La conquête du pain (1888; trad ...
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Narratore sovietico, nato nel 1901 nel governatorato di Tver. Passò la giovinezza nel villaggio di Čuguevka, nella tajgà siberiana, e compì gli studî a Vladivostok. Sopraggiunta la rivoluzione, combatté [...] portare Fadeev in primo piano nella letteratura sovietica. L'eroe di questo libro, Levinson, vero paradigma del partigiano bolscevico, è una delle figure più riuscite della nuova narrativa russa. Dal 1927 Fadeev lavora intorno al romanzo Poslednij iz ...
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KORNILOV, Lavr Georgievič
Adriano ALBERTI
Generale russo di origine mongolica, nato nel 1870 a Ust′-Kamenogorsk da un ufficiale dei Cosacchi. All'inizio della guerra mondiale comandava una brigata di [...] . Ciò nondimeno, pochi giorni dopo fu nominato comandante in capo. Comprendendo gli effetti deleterî dello spirito bolscevico per la disciplina dell'esercito, egli cercò di ripristinarla urtando così il governo provvisorio. Lo stesso Kerenskii ...
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KALININ, Michajl Ivanovič
Giuseppe AVITABILE
Uomo politico sovietico, nato il 7 novembre 1875 nel villaggio di Verchnjaja Trojca, governatorato di Tver′ (dal 1933 ribattezzato in Kalinin), da famiglia [...] della Pravda. Dopo gli avvenimenti di ottobre subentrò a J. Sverdlov nella carica di presidente del Comitato esecutivo centrale bolscevico. Nel 1921-22 organizzò l'assistenza per le popolazioni della regione del Volga, decimate dalla fame. Dal 1922 ...
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Mosfil′m
Vivia Benini
Denominazione della produzione di Stato dell'URSS e poi della Federazione russa, nata a Mosca nel 1924. M. è il marchio che ha accompagnato per quasi settant'anni tutte le più [...] del mondo.
La storia della M. affonda le sue radici nei primi anni Venti, quando furono nazionalizzate dal governo bolscevico due imprese private, appartenute ai più importanti produttori del cinema russo di epoca zarista, A. Chanžonkov e I. Ermol ...
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GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] e nella messianica attesa della rivoluzione antiborghese promessa nel messaggio dello squadrismo fascista come di quello bolscevico. Di questo tumultuoso periodo rimangono tracce soprattutto nelle tante effimere riviste, scarsamente costruttive e ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...