Letterato e storico (gov. di Simbirsk 1766 - Pietroburgo 1826), il più versatile precursore del rinnovamento della cultura russa nei primi decennî del sec. 19º; editore delle riviste Moskovskij Žurnal [...] ) e di racconti, tra cui Bednaja Liza ("La povera Lisa", 1792), Natal´ja bojarskaja doč´ ("Natalia la figlia del boiaro", 1792). K., superando il classicismo e introducendo nella letteratura russa il sentimentalismo, spianò non solo la via al futuro ...
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S'impadronì del potere (1197) dopo la morte violenta di Ivan I, e restaurò l'Impero bulgaro battendo i Bizantini e i Serbi. Sostenne l'unione tra la Chiesa bulgara e quella di Roma, ottenendo da Innocenzo [...] mire lo portavano alla unificazione della Balcania, si volse di nuovo contro i Bizantini, in una guerra di sterminio che gli valse il titolo di Romeòctono "uccisore dei Romei". Fu ucciso (1207) da un boiaro cumano durante l'assedio di Tessalonica. ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] -ballo); Il Ponte del diavolo o le montagne alpine (Čortov most ili Al'piskie); dei balletti: Il Boiaro innamorato (Vljublennyi bojard); La Giovane isolana (Molodaja ostrovitjanka, coreogr. C. Didelot); Avventura a caccia (Prikljucenie na ochote ...
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boiaro
(ant. boiardo) s. m. [dal russo bojar, che è dallo slavo ant. boljarŭ, di etimo incerto; cfr. il gr. biz. βολιάδες che nel sec. 10° indicò i capi dell’aristocrazia bulgara; la forma boiardo attrav. il fr. boyard]. – 1. Denominazione...
barin
‹bàr’in› s. m., russo [da bojàrin «boiaro»]. – Signore, proprietario di terre nella Russia al tempo degli zar, in contrapposizione a mužik «contadino».