RUSCONI, Mauro
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Pavia il 18 novembre 1776, morto a Cadenabbia sul lago di Como il 27 marzo 1849. Si laureò in medicina a Pavia nel 1806. Fu ripetitore per la materia [...] e osservò e giustamente interpretò per primo la segmentazione dell'uovo, che si divide in due, poi quattro, otto, ecc. blastomeri, fino a ridursi a una sorta di "framboise" (morula) e procede poi oltre ("cette division et subdivision de la substance ...
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Fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale.
L’intero arco vitale della cellula può essere visto come l’esecuzione concertata [...] anche in cellule di mammifero e viene considerata come una condizione inevitabile per tutte le cellule (a eccezione dei blastomeri, a meno che non giungano segnali di sopravvivenza da parte dell’ambiente o di altre cellule). Durante i processi ...
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MORGAN, Thomas Hunt
Pasquale Pasquini
Biologo americano, nato a Lexington nel Kentucky il 25 settembre 1866. È direttore dal 1928 dei Laboratorî William G. Kerckhoff di scienze biologiche del California [...] , con le sue ricerche sulla polarità dell'uovo negli Anfibî, negli Echinodermi, nei Molluschi, sulla potenza dei blastomeri, sulla merogonia, ecc., portò contributi fondamentali che aprirono nuovi capitoli della scienza dello sviluppo.
La zoologia e ...
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Forma
Harry Manelli
Manfredo Massironi
Forma (dal latino forma, greco μορϕή) indica in linea generale l'aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico o una sua rappresentazione. [...] nostro caso si tratta di un anfibio). Durante la segmentazione l'uovo si divide in un gran numero di cellule, i blastomeri, che formano la blastula, nella quale le cellule sono organizzate in un foglietto, il blastoderma. Il piano generale del corpo ...
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determinante citoplasmatico
Giuseppina Barsacchi
Fattore dell’uovo e delle cellule embrionali (per es., proteine e RNA) che può essere distribuito in maniera asimmetrica con la divisione cellulare, [...] , che è irreversibile. Sono state descritte due modalità principali di specificazione: (a) la specificazione autonoma, in cui un blastomero rimosso e isolato dall’embrione a uno stadio precoce di sviluppo darà origine alle stesse cellule e strutture ...
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GERME e GERMINALE (dal lat. germen "germe, germoglio, germogliamento, pollone")
Pasquale Pasquini
Con la parola germe, oggi quasi in disuso in biologia, si suole significare il primo stadio di sviluppo [...] o cellule germinali primordiali - talora distinte fin dallo stadio in cui l'uovo si divide in due blastomeri - e che accade indipendentemente dal differenziamento (v.) istologico delle cellule costituenti l'organismo (soma), ha permesso di ...
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RIGENERAZIONE (fr. régénération; ted. Regeneration; ingl. regeneration)
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Luigi MONTEMARTINI
Secondo la definizione di D. Barfurth è il processo di neoformazione di [...] o all'organismo intero, senza che si abbia formazione di nuovo materiale. Così, ad es., si dice che uno dei due primi blastomeri di uovo di echino è dotato di alto potere regolativo, perché, isolato, può dare origine a una larva nana ma completa; una ...
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Tessuto
Raffaella Elli
I tessuti sono, negli organismi sia animali sia vegetali, strutture organizzate costituite da cellule specializzate e nelle quali viene assolto uno specifico compito. L'attività [...] cellule che permette un'estesa adesione, detta compattamento dell'embrione; questo prelude allo stabilirsi di giunzioni tra i blastomeri periferici e alla formazione della cavità dell'embrione, il blastocele. La caderina scompare dalle cellule che si ...
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POLIEMBRIONIA (dal greco πολύς "molto" e ἔμβρυον "embrione")
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Alberto CHIARUGI
Zoologia. - Indica lo sviluppo di due o più embrioni dal medesimo uovo. In botanica, [...] e il loro sviluppo indipendente, come avviene nei casi in cui sperimentalmente s'induce lo sviluppo separato di singoli blastomeri, che dànno luogo ad embrioni più piccoli del normale ma completi (v. embriologia: Embriologia sperimentale). Si è anche ...
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Cellule staminali
Maurilio Sampaolesi
Le cellule staminali sono cellule non specializzate presenti in tutti gli organismi viventi. Diversamente da una cellula epiteliale, capace di produrre una barriera [...] e di differenziamento. Le cellule staminali totipotenti derivano dall’embrione allo stadio di preblastocisti (4-8 blastomeri) e possono generare un organismo vivente. Dopo la terza divisione cellulare, le cellule iniziano a specializzarsi ...
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blastomero
blastòmero s. m. [comp. di blasto- e -mero]. – In embriologia, ciascuna delle cellule in cui si divide l’uovo durante il processo di segmentazione; i blastomeri possono essere della stessa grandezza, oppure di dimensioni differenti...
totipotente
totipotènte agg. [comp. del lat. totus «intero» e di potente inteso nel suo valore participiale («che può, che ha la capacità di»)]. – 1. In embriologia animale, riferito a certi blastomeri (come quelli delle uova dei ricci di...