CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] servivano effettivamente per richiamare i fedeli con altri mezzi, forse con il sémantron, utilizzato nella Chiesa bizantina; a Bisanzio i c. sembrano comunque essere stati introdotti soltanto durante l'occupazione latina del 13° secolo.In Occidente i ...
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CANOSA
M. Falla Castelfranchi
(gr. Κανύσιον; lat. Canusium; od. Canosa di Puglia)
Cittadina della Puglia, posta al limite settentrionale della Terra di Bari. Antica città dauna, C. acquistò importanza [...] in Focide (Pazaras, 1984). La porta bronzea, opera di Ruggero di Melfi, interrompe la tradizione di quelle importate da Bisanzio (Cadei, 1990) e mostra un'impronta fortemente islamica, pur smorzata da innesti occidentali quali, per es., le tre figure ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] di Carlo il Calvo. In generale, tuttavia, l'uso di pergamene purpuree per manoscritti religiosi sembra essere cessato a Bisanzio dopo l'iconoclastia, mentre esemplari del genere guadagnarono popolarità in Occidente nel tardo sec. 10° e nel corso del ...
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TRITONE (Τρίτων, Triton)
E. Paribeni
Divinità marina a figura almeno a metà pisciforme, che nelle figurazioni più antiche è difficile distinguere con sicurezza da altre personalità di natura affine, [...] da colonne. Come a confermare il temperamento sensuale, dionisiaco del T., si può ricordare la statua di legno di cedro del thesauròs di Bisanzio ad Olimpia che reggeva un kàntharos d'argento nella mano (Athen., xi, 480 A).
Con la fine del VI sec. le ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] in cinque parti, solenne immagine di maestà che richiama la potente idealizzazione dello stile che s'andava elaborando in Bisanzio; e, d'officine diverse, il cosiddetto dittico di Murano (una valva al museo di Ravenna, l'altra nella Biblioteca ...
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Alessandro Magno
C. Frugoni
Re di Macedonia (356-323 a.C.), Alessandro III, detto Magno, nacque da Filippo II di Macedonia e Olimpiade. La sua nascita fu ben presto circondata da notizie misteriose, [...] , come spesso a Costantinopoli, in stretto legame con il palazzo dei principi: mostrano l'influsso dell'arte palatina di Bisanzio e testimoniano il rapporto strettissimo esistito, nei secc. 10°-13°, fra la Russia e Costantinopoli.
Dal sec. 10° al ...
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SMALTO
F. Henry
Il termine smalto, nel suo significato odierno, cioè di pasta vitrea applicata a caldo a un supporto metallico, non appare che nell'avanzato medioevo, derivando dal tedesco schmelzen [...] gioielli coreani dell'epoca Silla. I nomi cinesi dello s. cloisonné, tashih yao (= ceramica araba) o fa lan (Bisanzio) denunciano invece la data relativamente tarda dell'introduzione di una tecnica che avrebbe in seguito raggiunto risultati tanto ...
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NICEA
A.B. Yalçin
(gr. Νίϰαια; lat. Nicaea; turco İznik)
Città della Turchia, di fondazione ellenistica, nell'antica regione della Bitinia (Anatolia nordoccidentale), posta sulla riva occidentale dell'omonimo [...] , in Scritti di storia dell'arte in onore di Lionello Venturi, Roma 1956, pp. 1-28 (rist. in id., Persia, Siria, Bisanzio e il Medioevo artistico europeo, Napoli 1984, pp. 61-77); P.A. Underwood, The Evidence of Restaurations in the Sanctuary Mosaics ...
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Abside
G. Binding
Dal gr. ἁψίϚ, 'arco'; termine usato sia nel senso di volta celeste, sia di arco trionfale, sia, in genere, di volta, specialmente su nicchie semicircolari; nell'uso latino, apsis (anche [...] 12°, e le nicchie gradinate nel coro occidentale del duomo di Worms, consacrato nel 1181.
Soprattutto nell'Oriente influenzato da Bisanzio, in Serbia, come pure in Russia e in Armenia, oltre all'articolazione tettonica, sull'a. compaiono anche decori ...
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DESIDERIO da Montecassino
H. Toubert
(o Dauferio)
Abate di Montecassino (1058-1086) all'epoca dell'apogeo del monastero benedettino e poi papa con il nome di Vittore III, D. fu tra coloro che in età [...] 1985, pp. 203-240; H. Bloch, Monte Cassino in the Middle Ages, 3 voll., Roma 1986; C. Bertelli, Montecassino, Bisanzio, Roma, in L'età dell'abate Desiderio, II, La decorazione libraria, "Atti della Tavola rotonda, Montecassino 1987", a cura di G ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...