Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] una buona conoscenza del cinema classico hollywoodiano, ebbe occasione di assistere a Londra a una proiezione di Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica, da cui rimase affascinato, maturando un interesse per un cinema realistico, da realizzare ...
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Amidei, Sergio
Pietro Piemontese
Sceneggiatore, nato a Trieste il 30 ottobre 1904 e morto a Roma il 14 aprile 1981. Di cultura mitteleuropea, A. portò con sé un ricco bagaglio culturale che nutrì la [...] , la portata del dramma collettivo aveva già caratterizzato la sua collaborazione con De Sica per Sciuscià e anche per Ladri di biciclette (1948), anche se in questo caso il suo nome non è accreditato. A partire dagli anni Cinquanta A. riuscì a ...
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Baysikelran
Umberto Mosca
(Iran 1989, Il ciclista, colore, 75m); regia: Mohsen Makhmalbaf; produzione: Mohsen Makhmalbaf per l'Istituto per gli Affari Cinematografici della Fondazione Mostaz'afan; sceneggiatura: [...] un organizzatore di spettacoli di strada. Informato del suo passato di ciclista, l'uomo propone a Nassim di pedalare su una bicicletta per un'intera settimana, in modo da attirare i grandi scommettitori della città. Assistito da suo figlio Jomeh e da ...
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RECITAZIONE
Mino Argentieri
(XXVIII, p. 958)
Cinematografia. - Inconfondibilmente diversa da quella teatrale, la r. cinematografica implica l'uso di risorse espressive consone alle potenzialità della [...] impersonate. Esemplare è la parabola di L. Maggiorani, l'operaio che De Sica sceglie per interpretare Ladri di biciclette (1948), ma che in seguito non eguaglierà quella folgorante apparizione. Successivamente, nelle componenti del film l'attore ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] in apparenza marginali, e lo sguardo apparentemente non mediato di De Sica crearono opere quali Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948), espressione, per dirla con André Bazin di una "fenomenologia della storia" (Qu'est-ce que le cinéma, 4. Une ...
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Sciuscià
Mino Argentieri
(Italia 1946, bianco e nero, 93m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Paolo William Tamburella per Alfa Cinematografica; sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare [...] , immune da qualsiasi forma di 'buonismo' e di pietismo, quale si vedrà anche nei successivi Ladri di biciclette, Miracolo a Milano (1951), Umberto D.. Disadorna, la regia poggia sulla semplicità compositiva delle inquadrature, sulla incisività ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] Chaplin al drammaturgo G. Rovetta (in G. Viazzi, Chaplin e la critica, 1955), R. Bazlen (in Scritti, 1984) scrisse che Ladri di biciclette (1948, di Vittorio De Sica) era "il punto più basso in cui è caduta l'Italia" e irrise al capolavoro di Robert ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] dal regista colto nel divino e non nell'umano e ribadisce così l'opzione per le epifanie laiche di Ladri di biciclette o di La terra trema, ma anche, successivamente, di fronte all'arretramento intimistico del Visconti di Le notti bianche, per quelle ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] Leopoldo Trieste non avevano alle spalle esperienze vissute davanti alla macchina da presa e Lamberto Maggiorani, interprete di Ladri di biciclette (1948) di De Sica e poi impiegato in numerose particine, era in origine un operaio. Il film comico e ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] di questi anni le sceneggiature più impegnative e di maggior successo: la riduzione di Cuore (1948) di E. De Amicis, Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica (che gli valse nel 1949 il nastro d'argento per la migliore sceneggiatura), Yvonne la nuit ...
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bicicletta
biciclétta s. f. [dal fr. bicyclette, dim. di bicycle «biciclo»]. – 1. Veicolo a due ruote gommate, poste l’una dietro l’altra, fatto di norma per una sola persona che, a cavalcioni su un sellino, aziona con la forza muscolare delle...
biciclettare v. intr. Negli usi colloquiali, andare in bicicletta, specialmente in gruppo, perlopiù in occasione di eventi organizzati da istituzioni, enti, associazioni. ◆ "Dalla terra al cielo" passeggiando e biciclettando nelle cascine del...