Pittore ateniese (2a metà sec. 4º a. C.); figlio di Nicomede, discepolo di Charmantidas, usò l'encausto e colorì statue, alcune anche di Prassitele. Predilesse figure femminili e grandi composizioni, come [...] e un cromatismo forse ispirato alla scultura contemporanea; fu inoltre il primo a raffigurare le ombre, usando biacca bruciata. Tuttavia, particolarmente apprezzate erano anche rappresentazioni di animali. Delle sue opere, oggi perdute, alcune furono ...
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BASSETTI, Marcantonio
Nicola Ivanoff
Nacque a Verona nel 1586. Secondo Carlo Ridolfi, principale fonte d'informazione, fu allievo di Felice Brusasorci e completò la sua educazione a Venezia.
"Vi si [...] Tintoretto, né vi fu giovine per avventura nel tempo suo, che più accuratamente le riportasse in disegni quali toccar soleva di biacca e nero a oglio sopra la carta. Di questa maniera molti ancora se ne veggono di sua inventione... De' quali ancora ...
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Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] strati più tardi, la decorazione originaria si presenta ancora vivida, con la sua ricca tavolozza di terre e la sua biacca corposa, come quando fu dipinta circa quaranta anni dopo la conquista normanna dell'Inghilterra. In questa appartata chiesa ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] sottostante traccia a matita nera, di mano di Raffaello, si sovrappone la rifinitura di Penni ad acquerello, inchiostro e biacca –, e di studi di figura per la stessa composizione suddivisi tra Chatsworth e Düsseldorf (Shearman, 1965). Nella sala dei ...
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BENINTENDI
Giovanna Gaeta
Famiglia fiorentina dedita nei secc. XV e XVI alla lavorazione di statue al naturale, in cera, e per questo detta anche dei "Ceraiuoli" o dei "Fallimagini".
Gli artigiani di [...] accenno il Vasari. Apprendiamo così che, una volta ultimata, la statua veniva dipinta nelle parti del carnato e delle mani con biacca e minio; spesso era fornita di parrucca, oppure i capelli erano tinti con nero di carbone, e vestita secondo la moda ...
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Tecnica che consiste nell’applicazione di un sottile strato d’oro su materiali diversi. È usata in pittura, per la creazione di fondi d’oro o di parti della figurazione, anche a rilievo; nella scultura [...] con un punzone. In ebanisteria tale d. si effettua all’acqua, con preparazioni a gesso, o a base d’olio, con biacca o ocra; è stata usata sui metalli, ottenendo l’adesione mediante battitura sulla superficie resa scabra. La d. ad amalgama (o ...
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PIETRASANTA, Angelo
Rita Randolfi
– Nacque il 27 novembre 1834 a Codogno, all'epoca in provincia di Milano e oggi di Lodi, secondogenito di Luigi e di Margherita Gelmini.
La famiglia abitò insieme ai [...] di nudo e vinse il secondo premio per la copia dai panneggiamenti a disegno con un Modello di panneggiamento a matita e biacca su carta, sempre a Brera. Sono perduti i registri relativi alle lezioni di pittura, ma si suppone che Pietrasanta li abbia ...
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FLORIDUS
S. Ferri
In greco antheròs, in contrapposizione a austeròs. È termine della critica letteraria ellenistica per definire quella composizione o lèxis che eviti "di far apparire in piena luce [...] Nat. hist., xxxv, 30) e sono floridi l'azzurro, il rosso sangue, il verde erba, l'indaco, il giallo oro, la biacca; vediamo che Apelle cercava di attutire la eccessiva vistosità dei colori floridi, spalmando sul quadro una mano di vernice neutra. Nel ...
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EVANGELISTI (Evangelista), Filippo Antonio
Pietro Petraroia
Nacque in Roma all'inizio del 1680 (battesimo in S. Benedetto in Piscinula il 31 gennaio) da Chiara Marrocchi e da Carlo. Ben pochi sono i [...] riportò il primo premio della prima classe (una sorta di "diploma" definitivo) con una composizione a sanguigna e biacca raffigurante Il ratto delle Sabine. Di epoca non lontana, inoltre, potrebbe essere un altro schizzo custodito dall'Accademia che ...
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biacca
s. f. [dal longob. *blaih «sbiadito», cfr. ted. bleich «pallido»]. – Sostanza colorante bianca (carbonato basico di piombo), molto usata in passato come pigmento-base per vernici a olio; velenosa e soggetta all’annerimento per azione...
biacco
s. m. [forse da biacca, per il colore pallido] (pl. -chi). – 1. Serpente non velenoso della famiglia colubridi (Coluber viridiflavus), detto anche milordo, il più comune e il più vivace degli aglifi nostrali, lungo fino a 180 cm circa,...