Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] confermato, data la vacanza imperiale, Roberto d'Angiò vicario imperiale in Italia; infine aveva deciso la spedizione del card. BertrandodelPoggetto, quasi una crociata, per abbattere la potenza dei Visconti, che era appoggiata dal Bavaro. Nel 1327 ...
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Figlio (Invorio, Novara, 1250 - Crescenzago 1322) di Tebaldo e di Anastasia Pirovano. V. venne eletto capitano del popolo nel 1287, ed iniziò così la sua attività politica, nella quale si distinguono tre [...] dal popolo. Contro la pressione dei Torriani, dei guelfi, di re Roberto, pericolosa soprattutto con la venuta del legato BertrandodelPoggetto, si strinse con gli Scaligeri, i Bonacolsi e il conte di Savoia; col denaro riuscì ad allontanare Filippo ...
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Teologo (n. Rimini fine sec. 13º - m. dopo il 1344), frate domenicano, prof. di teologia nel convento domenicano di Bologna. Ardente sostenitore del potere temporale della Chiesa, svolse questa sua tesi [...] reprobatione Monarchiae composita a Dante (scritto tra il 1327 e il 1334, cioè subito dopo la condanna del Monarchia dantesco da parte del card. BertrandodelPoggetto, 1328; pubbl. la prima volta nel 1741 e in ed. critica da T. Kaeppeli nel 1937-38 ...
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Figlio (Rimini inizî 14º sec. - Cesena 1385) di Pandolfo I e fratello di Malatesta III, con questo, a fianco del card. BertrandodelPoggetto, combatté a Ferrara (1333) il cugino Ferrandino, cui successe. [...] e divenutone vassallo, tentò, sempre col fratello Malatesta III, altre conquiste nella Marca di Ancona, fermato dalla venuta del card. Egidio Albornoz, che egli aiutò nel sottomettere le altre terre di Romagna ribelli alla Chiesa. Morto il fratello ...
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Figlio (m. 1346) di Bernardino, fu (1314) capitano del popolo a Cesena e (1316) signore di Cervia. S'impadronì della signoria di Ravenna (1322) assassinando il cugino Rinaldo lasciato da Guido Novello [...] al governo della città e rendendo vano il tentativo di quest'ultimo di riprendere il potere. Riformò (1327) gli statuti cittadini. Riconobbe (1329) in un accordo con BertrandodelPoggetto (confermato nel 1343) la suprema autorità papale su Ravenna. ...
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Figlio (Rimini 1299 - ivi 1364) di Pandolfo I. Aiutò dapprima il cugino Ferrandino a liberarsi da Ramberto figlio di Gianciotto, che aveva occupato Rimini. Poi appoggiandosi a BertrandodelPoggetto, assieme [...] Galeotto, spodestato Ferrandino, ottenne il dominio a vita della città di Rimini e una radicale modificazione degli statuti del comune (1334). La Chiesa gli oppose allora Ferrandino Novello, nipote dello spodestato, e poi i conti di Montefeltro ...
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Figlio (Rimini 1258 circa - ivi 1353) di Malatestino dall'Occhio, podestà di Firenze nel 1307 e di Bologna nel 1309. Alla morte del padre (1317), fu signore di Rimini con lo zio Pandolfo, poi (1326) solo, [...] cugino Malatesta III, aveva cercato di sottrargli Rimini. Ma poi, nel tentativo di opporsi al card. BertrandodelPoggetto, che voleva la città alle sue dipendenze, finì, nonostante la sua vittoria di Ferrara (1333), spodestato dai cugini Malatesta ...
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Figlio (m. 1344) del marchese Aldobrandino II e di Alda Rangoni, fu (dal 1317) signore di Ferrara insieme ai fratelli maggiori Rinaldo e Obizzo III, ma non prese parte attiva alla vita politica. Nel 1333, [...] quando Ferrara fu assalita dal cardinale BertrandodelPoggetto, la difese validamente. Signore di Modena dal 1336. ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] e a SE. Este, Gonzaga, Scala, Carrara, Venezia.
L'impresa dell'Albornoz aveva ripetuto, in certo modo, il tentativo di BertrandodelPoggetto; se l'opera fosse stata duratura avrebbe levato, a primo aspetto, una barriera a difesa di Firenze contro i ...
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REGGIO nell'Emilia (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Luigi MAGNANI
Luigi SIMEONI
Luigi PARIGI
Domenico FAVA
Città posta nella Pianura Emiliana, a 44° 42′ di lat. N. e a 1° 49′ 14″ di long. O. da Roma. [...] con la Società di S. Prospero si ebbe un succedersi rovinoso di governi: Enrico VII, i Fogliani, il cardinale BertrandodelPoggetto, Ludovico il Bavaro, Giovanni di Boemia, i Fogliani ancora, finché nel 1335 Reggio, arresasi a Mastino della Scala ...
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