Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] e quelle ancora più fatali dello spirito di contraddizione, come si può farlo in faccia ai colli di Fiesole e di Bellosguardo o nel silenzio del Canal Grande, in quella città, dove gli abitanti non sono punto necessari alla vera vita veneziana, che ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] dalle precedenti esercitazioni canoviane sul soggetto, fu dedicato dal poeta allo scultore che egli invitava alle balze ridenti di Bellosguardo ("nuovo meco darai spirto alle Grazie"), nel concetto che fosse la poesia a ispirare la scultura e non ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] antica ricreata e contemplata dal poeta, e nelle Grazie il rito celebrato dalle tre dive fra gli aerei poggi di Bellosguardo, assume virtù espressiva d'una quasi mistica elevazione dello spirito, purificato nel culto d'un mondo di bontà, di sapienza ...
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bellosguardo
s. m. [comp. di bello e sguardo] (pl. beglisguardi). – Luogo da cui si gode un bel panorama; è anche frequente come toponimo (nome di un centro in provincia di Salerno, ecc.; particolarmente nota, per la celebrazione che ne fa...
sguardo
s. m. [der. di sguardare]. – 1. a. L’atto di guardare: rivolgere uno s.; evitare lo s. di una persona, per timidezza, pudore o consapevolezza di colpa nei suoi riguardi; rispondere allo s., guardare a nostra volta chi ci guarda; non...