Attrice (Parigi 1807 - Fontenay-aux-Roses 1887); recitò a Parigi all'Odéon (1823), al Vaudeville (1828-33) e dal 1834 alla Comédie-Française; interpretò soprattutto commedie di Molière, di Beaumarchais [...] e di J.-F. Regnard; lasciò le scene nel 1842. Furono attrici anche le due figlie: Augustine (Parigi 1824 - ivi 1893), interprete di Marivaux e di Molière, scrittrice, collaborò al Figaro, e Madeleine (Parigi ...
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Settimanale letterario e mondano, molto battagliero e di grande successo, fondato nel 1854 da J.-H. Villemessant a Parigi, che gli diede il nome del famoso personaggio della trilogia di Beaumarchais. Nel [...] 1866 divenne quotidiano e nel 1867 politico, avendo fra i suoi collaboratori il celebre libellista V.-H. Rochefort. Dopo la guerra del 1870-71 seguì un indirizzo essenzialmente monarchico. Successivamente ...
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Cronista provenzale, nato a Tolosa, autore di un poema, di notevole importanza storica, sulla guerra civile scoppiata a Pamplona nel 1274 e il conseguente intervento delle truppe reali guidate da Eustachio [...] di Beaumarchais che l'autore accompagnò nella spedizione: la narrazione si arresta al novembre 1276. Non va confuso, come talvolta è stato fatto, con il trovatore omonimo (per cui si veda la voce precedente). ...
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Attore (Marsiglia 1747 - Parigi 1809), nel 1772 esordì a Bruxelles nelle Folies amoureuses di J.-F. Regnard; passò poi nel 1776 alla Comédie-Française, col ruolo di "valet"; nel 1784 fu un eccellente protagonista [...] del Mariage de Figaro di P. de Beaumarchais. Durante l'impero napoleonico fu professore al conservatorio (1807) e direttore degli spettacoli di corte. ...
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Giornalista e scrittore tedesco (Berlino 1889 - Salisburgo 1967). Fino all'avvento del nazismo fu corrispondente a Vienna del Berliner Tageblatt. Emigrato, durante la seconda guerra mondiale fu a New York; [...] in seguito visse in America e in Europa. Ha scritto drammi (Beaumarchais und Sonnenfels, 1919; Der Tulpenfrevel, 1920) e romanzi e novelle (Der Zwanzigjährige, 1918; Jacqueline und die Japaner, 1928; Blut und Zelluloid, 1930; Die Magd von Aachen, ...
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Attore polacco (Varsavia 1884 - ivi 1959); esordì a Łódź; poi (nel 1904) recitò a Cracovia, a Leopoli e (dal 1912) a Varsavia; applaudite le sue tournée nelle città polacche; ammirato nei drammi di Shakespeare [...] e di Schiller, nelle commedie di P. de Beaumarchais e di A. Fredro, e nelle parti del protagonista in Mazeppa di J. Słowacki, Cyrano de Bergerac di E. Rostand, Samuel Zborowski di F. Goetel. ...
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Attore (Parigi 1721 - Beauvais 1799); in provincia e (1753) alla Comédie-Française, recitò con grande successo. Continuatore dei Poisson, fu un magnifico Crispin e interprete versatile e intelligente del [...] teatro del suo tempo: Le bourru bienfaisant di C. Goldoni (1771); Barbier de Séville di P.-A. Beaumarchais (1775). ...
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Attrice francese nata a Parigi nel 1760, morta nel 1813. Esordì al Théâtre Français nel 1776, come prim'attrice giovane. Alla scuola del grande Préville la C., vivace e briosa, educò e formò la sua arte [...] così da attirar l'attenzione anche del Beaumarchais, che la volle interprete della parte di Suzanne nel Mariage de Figaro (1784). Da quella sera cominciò la sua gloria. Durante il Terrore, con gli altri attori del Théâtre Français, fu imprigionata; ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] messa in scena di un suo testo, Lea Lebowitz, nel 1947; ad essa seguirono le regie di opere di Shake speare, Beaumarchais, Molière, Anouilh, ecc. e di altri suoi testi: Le diavolerie (1967), Golem (1969) e Leviathan (1974). Convinto assertore della ...
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Musicista (Bologna 1904 - ivi 1980). Studiò al Liceo musicale di Bologna con F. Alfano. Svolse attività di compositore, direttore d'orchestra e di cori, critico musicale. Dal 1950 si dedicò soprattutto [...] di Bologna di cui fu direttore. Tra le sue composizioni figurano musiche di scena per Il barbiere di Siviglia di Beaumarchais (1949) e la Barberina di De Musset (1950), lavori sinfonici e corali, musiche da camera e per trasmissioni radiofoniche e ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a un incrocio con nox nŏctis «notte»]. – 1....
figaro
fìgaro s. m. [dall’omonimo protagonista delle commedie di P.-A. Caron de Beaumarchais, Barbier de Séville (1775), Le mariage de Figaro (1784), e delle opere musicali che ne trassero, tra altri, Mozart, Le nozze di Figaro (1786), e Rossini,...