Pianista e compositore statunitense (Rocky Mount, Carolina del Nord, 1917 - Weehawken, New Jersey, 1982). Distintosi all'inizio degli anni Quaranta tra i primi sperimentatori del be-bop, poi dal 1947 al [...] Venti) in una musica dai contorni melodici inusitati e spigolosi e dai densi agglomerati armonici, con una ricchezza di linguaggio e di espressione destinata a rivelarsi più duratura del be-bop stesso e a stimolare continue riletture della sua opera. ...
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Cantante jazz afroamericana (Newark, New Jersey, 1924 - Hidden Hills, California, 1990). Dopo aver esordito nella orchestra di E. Hines (1943) e di B. Eckstine (1944), entrò in contatto con gli innovatori [...] del be-bop e con loro realizzò le prime incisioni, conquistando in pochi anni un successo internazionale di critica e di pubblico che la impose come la cantante più significativa del jazz moderno, insieme a B. Holiday ed E. Fitzgerald, per l' ...
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Contrabbassista e compositore statunitense (Nogales, Arizona, 1922 - Cuernavaca, Messico, 1979). Dopo significative esperienze nel jazz tradizionale, nello swing orchestrale e nel be-bop, negli anni Cinquanta [...] si dedicò a una sperimentazione attenta alle forme europee, per poi volgersi a un linguaggio sempre più espressionisticamente consapevole della tradizione afroamericana: M. seppe calare il parossismo estatico ...
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Sassofonista statunitense (Springfield, Massachusetts, 1931 - Stroudsburg, Pennsylvania, 2015). Ispiratosi a C. Parker, W. è considerato uno dei migliori specialisti del sax contralto. Anche ottimo clarinettista, [...] nell'ambito del jazz elettrico fondando il quartetto European Rhythm Machine (1968-72). Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, si è distaccato dalla originaria matrice be-bop per indirizzarsi a una maggiore e più complessa libertà espressiva. ...
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Vincent, Gene. - Nome d'arte del cantante rock statunitense Eugene Craddock (Norfolk, Virginia, 1935 - Los Angeles, California, 1971). Noto soprattutto per la canzone Bebop a Lula (1956), è il maggior [...] esponente del rock'n'roll statunitense degli anni Cinquanta del Novecento ...
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Sassofonista afroamericano (Kansas City 1920 - New York 1955). Dopo aver suonato con Jay McShann e in altre orchestre minori, dal 1942 si stabilì a New York, partecipando in varî locali alle sperimentazioni [...] collettive da cui nacque il movimento be-bop e con esso il jazz moderno, di cui P. fu pioniere e fondatore. Al primo gruppo importante, con D. Gillespie (1944-45), seguì una carriera da leader durante la quale P. stabilì i nuovi parametri stilistici ...
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Sassofonista statunitense (St. Joseph, Missouri, 1904 - New York 1969). Protagonista del jazz degli anni Venti e Trenta, si affermò in varie orchestre, fra cui quella di F. Henderson, come principale inventore [...] la poetica delle improvvisazioni solitarie al sassofono. Fu inoltre uno dei pochi grandi jazzisti classici ad aver fatta propria la lezione del bebop; delle sue piccole formazioni fecero infatti parte D. Gillespie, Th. Monk, F. Navarro e M. Roach. ...
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Batterista statunitense (New York 1924 - ivi 2007) afroamericano. Dal 1942 partecipò a New York alla temperie creativa che diede origine al be-bop. Suonò con D. Gillespie, Ch. Parker, M. Davis. Dal 1954 [...] fu a capo di un suo quintetto e, negli anni Sessanta, aderì in chiave personale alle avanguardie jazzistiche, nella ricerca di un'identità culturale e politica in senso afroamericano, impegnandosi anche ...
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Nome d'arte del batterista Kenneth Spearman Clarke (Pittsburgh 1914 - Montreuil-sous-Bois, Parigi, 1985). In attività fin dagli anni Trenta, nei primi anni del decennio successivo contribuì (con D. Gillespie, [...] Ch. Parker, Th. Monk, ecc.) alla nascita del be-bop, i cui stilemi applicò alla batteria, modificando così radicalmente il sistema d'accompagnamento ritmico precedentemente in uso nel jazz. Dotato di straordinaria musicalità e di spiccata personalità ...
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be-bop
‹bi bòp› (o re-bop; anche bop) s. ingl., usato in ital. al masch. – Particolare stile jazzistico caratterizzato da impiego sistematico di accordi dissonanti, tendenza al linguaggio politonale, libertà degli strumenti ritmici maggiore...
hard bop
〈hàad bòp〉 locuz. ingl. [tratto da be-bop, con sostituzione di hard «duro» a be], usata in ital. come s. m. – Stile jazzistico, nato intorno agli anni ’50 del Novecento come reazione al manierismo estetizzante del cool jazz e che...