Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] del razzismo. Presupposti di fondo della discriminazione razziale sono anche la superbia culturale di tutte le civiltà verso i 'barbari' e i 'selvaggi' e l'orgoglio per la 'purezza del sangue', legato di solito con l'appartenenza all'aristocrazia ...
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Galateo
Nicola Porro
Il termine galateo - che ricalca il titolo del manuale cinquecentesco di Giovanni Della Casa contenente consigli e ammaestramenti sulla maniera di conversare, di vestire, di stare [...] Cina, dove da molti secoli il potere appartiene a una classe non guerriera di funzionari colti, gli occidentali sono giudicati barbari perché 'mangiano con le spade'. Specularmente, si estende con il 16° secolo l'impiego della forchetta che, al di là ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] le manifestazioni dell'esistenza sociale di un popolo, dall'altro a tutti i popoli (poco importa se ancora selvaggi o barbari, o già pervenuti a un livello di civiltà), ha rappresentato la base teorica dei vari tentativi di ricostruzione delle tappe ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] formalmente l’obbligo generale al s., in realtà l’esercito si alimentava di volontari, cittadini dell’Impero e più spesso barbari d’oltre frontiera. Erano obbligati al s., in virtù dell’ereditarietà delle professioni, i figli dei veterani e i vagi ...
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Diversità
Stefano Allovio e Marco Bussagli
Malgrado l’appartenenza di tutti gli uomini alla stessa specie, tra i vari gruppi umani si riscontrano evidenti differenze riguardo ai tratti somatici, al [...] horti. La presenza dei baffi, dei capelli incolti e del monile a tortiglione intorno al collo, qualificano come barbari i protagonisti del gruppo bronzeo. Questo venne successivamente trafugato da Nerone nel corso delle spoliazioni dei santuari del ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] la tesi, ritenuta una banale descrizione del reale, che ogni anno la popolazione si rinnova, che torme di "nuovi barbari", secondo l'icastica metafora proposta da T. Parsons, appaiono sulla scena sociale per essere addestrati alle regole e ai costumi ...
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Donna
Evelyne Sullerot
di Evelyne Sullerot
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Psicologia. 3. Condizione sociale della donna. 4. Posto della donna nell'istruzione e nel mondo del lavoro. □ Bibliografia.
1. [...] ' con le tradizioni giudaico-cristiane e greco-latine. La sopravvivenza di antichi diritti consuetudinari ‛barbari' consente alle donne di possedere, e persino, se nobili, di possedere feudi, di amministrare la giustizia e in certi casi di riscuotere ...
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etnologia
Adriano Favole
Lo studio delle società umane nella loro varietà
L'etnologia è una disciplina che nasce nel corso del 19° secolo come studio delle società extraeuropee, dei loro usi e costumi. [...] di tutte. I Greci, per esempio, consideravano sé stessi come i più civili e definivano gli altri popoli come 'barbari', una parola che vuol dire "coloro che balbettano".
Molti popoli (per esempio, gli Inuit dell'Europa settentrionale, i Bantu ...
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PITRE, Giuseppe
Fabio Dei
PITRÈ, Giuseppe. – Nacque il 22 dicembre 1841 a Palermo, nel quartiere portuale di Borgo, da Salvatore e da Maria Stabile. Il padre, marinaio, morì prematuramente di febbre [...] scritti sulle feste, sulle superstizioni e sui ‘pregiudizi’, Pitrè mostra spesso imbarazzo per gli aspetti più arcaici o barbari degli usi siciliani, consapevole delle accuse di arretratezza che venivano dal nord: e per difendere quel folklore nel ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] essendo i fondamenti della presunta superiorità linguistici, culturali, religiosi più che esplicitamente biologici. Greci e Romani definivano barbari i popoli che non parlavano la loro lingua; l’Europa cristiana perseguitò e ghettizzò per secoli gli ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...