civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] definizione degli «altri da noi» col termine «barbari», che registra con imitazione onomatopeica il suono di delle sue abitudini: si chiama eresia (secondo Castellion) o barbarie (secondo Montaigne) ciò che non appartiene alle proprie abitudini. ...
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Sociologo e storico italiano (Portici 1871 - Mont-Pélerin, Ginevra, 1942). In collaborazione con C. Lombroso, scrisse La donna delinquente (1893); svolse poi sul Secolo di Milano e altrove attività di [...] dei Cesari (1925); romanzi storici (Le due verità, 1926; La terza Roma: la rivolta del figlio, 1927; Gli ultimi barbari. Sudore e sangue, 1930); la trilogia: Aventure, Bonaparte en Italie (1936, trad. it. 1947); Reconstruction, Talleyrand à Vienne ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...]
Nelle civiltà che hanno forgiato la cultura europea il concetto di razza non esiste. Gli antichi greci definivano barbari i non appartenenti alla cultura greca, ma questi potevano accedere alla 'grecità' semplicemente assorbendola. La civiltà romana ...
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Cannibalismo
Enrico Comba
Il cannibalismo è l'uso di cibarsi di carne umana, altrimenti detto antropofagia. Il termine deriva dallo spagnolo caníbal, con cui veniva denominata la popolazione caribica [...] comportamento abnorme e selvaggio. Naturalmente, quelli che si dedicano a tali pratiche sono per lo più gli 'altri', selvaggi, barbari, coloro che vivono in paesi lontani e sperduti. Oppure sono personaggi che, per le loro azioni o per il destino ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Pagani, innanzi alla cattedrale di Aquileia. È tutto un mondo ignorato che così risorge e si allea a quelle costruzioni barbariche che nel Veneto, centro di alcuni dei più ambiti dominî teutonici, attraverso Verona, ove Santa Teuteria (772) è a croce ...
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Etnologo italiano (Chiaravalle, Ancona, 1918 - Roma 2010). Studioso dei fenomeni religiosi, ha introdotto nella tradizione di studî storico-religiosi italiana un approccio più sensibile ad alcune prospettive [...] imperialismo (1974); Incontro con una cultura africana (1976); Crisi e ricerca di identità (1977); L'"incivilimento dei barbari". Problemi di etnocentrismo e di identità (1983); Festa, carisma, apocalisse (1983); Dei, profeti, contadini. Incontri nel ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] è rifugiata in qualche piccola tribù non ancora scoperta". Rimbaud ripudiò la civiltà e invocò l'avvento di una nuova barbarie. Ma in generale, ovviamente, alla civiltà si attribuiva il massimo valore, e la si identificava con il progresso. Nell'uso ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] si compiace di vedere in tanti racconti assurdi e insensati le prime forme di quella che diventerà la religione per gli antichi e i barbari di ieri e di oggi. A discolpa dei Greci e poi dei Romani Fontenelle afferma che presso di loro le favole si ...
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Vestirsi
Vinicio Ongini
Nudi o vestiti
Fin dall'Età della Pietra gli uomini hanno imparato a coprirsi per ripararsi dal freddo e dal caldo eccessivi. Tuttavia già i nostri antenati indossavano certi [...] 'abbigliamento da portare tutti i giorni. Per quanto comode, per i Romani le brache rimanevano pur sempre … un indumento da barbari!
Il mantello di Carlomagno
Nel Medioevo, ai tempi di Carlomagno, si era affermata presso i sovrani e i nobili la moda ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] affrancarsi. Sovente schiave erano le popolazioni assoggettate nelle invasioni – come gli Iloti sottomessi dai Dori a Sparta – o i barbari sconfitti in guerra. La percentuale di schiavi sulla popolazione divenne alta: il 25% in Attica, il 50% in ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...