CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] peso della sua gobba, per poi trasformarsi nel terzo atto nel personaggio forse più raffinato e stilizzato che il ballettoclassico abbia potuto creare: l'uccello azzurro.
In Russia rimasero famosi nell'interpretazione del C. anche i ruoli del Vento ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] horror picture show, 1975, di Jim Sharman e Hair, 1979, di Milos Forman). Dall'altra, la tradizione del ballettoclassico trasmessa più o meno direttamente da maestri come George Balanchine a un gruppo di coreografi americani particolarmente attivo ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] e Settecento a quella romantica ottocentesca. Ma il B. risulta ben altro di un semplice ponte di passaggio tra ballettoclassico e romantico. E il suo valore non è soltanto come "grande accademico", esponente di geniale e rigorosa didattica, anche ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] i temi e le atmosfere fiabesche dei racconti a cui si ispirava e compose il suo balletto più famoso, Il lago dei cigni, per i nipotini.
Nel ballettoclassico le ballerine, in svolazzanti tutù, danzano sulle punte, grazie a scarpette dalla punta di ...
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CAVALLAZZI, Malvina
Alessandra Ascarelli
Si ignorano sia la data che il luogo di nascita della C., che compì la sua formazione professionale presso la scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano; [...] p. 243). Purtroppo oggi, nonostante gli auspici di Shaw, la "variazione" è ancora al centro degli interessi dei cultori del balletto "classico" in Italia, mentre invece la grande scuola mimica nazionale, che aveva avuto come ultimi eredi la C. ed E ...
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Ballerino e coreografo russo (n. Mosca 1940). Diplomato alla scuola del Teatro Bol´šoj di Mosca (1958), si affermò rapidamente come primo ballerino, danzando in coppia con la moglie E. Maksimova. Danzatore [...] tecnico. Interprete dei principali ruoli del repertorio classico-romantico (tra cui, particolarmente significativi: Lo J. Grigorovič), ha debuttato nella coreografia nel 1971 con il balletto Icarus, seguito da Macbeth (1980), Anjuta (da un racconto ...
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Ballerina sovietica (Pietroburgo 1910 - Mosca 1998). Studiò con A. Vaganova alla Scuola del balletto di stato di Pietrogrado, diplomandosi nel 1928. Dopo l'esordio al Teatro Kirov di Leningrado (1929), [...] Mosca, esibendosi poi nei maggiori teatri del mondo. Dotata di grande intensità espressiva, interpretò i principali ruoli del repertorio classico-romantico (eccellendo in particolar modo nel Lago dei cigni e in Giselle) e contemporaneo (La fontana di ...
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Ballerino, coreografo e maestro di danza, nato a Genova il 17 maggio 1938. Allievo di U. dell'Ara, N. Kiss, V. Gsovsky, A. Messerer, nel 1957 esordì nel Balletto del festival di Nervi, passando poi al [...] . B., fino allora legato allo stile del Ballet du XXe Siècle, riprese la sua carriera di danzatore classico, divenendo uno dei massimi divi del balletto del suo tempo, per la perfezione della linea, la leggerezza, l'"aplomb" e la notevole padronanza ...
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Ballerina francese (n. Parigi 1965). Dopo una prima preparazione come ginnasta, si è formata alla scuola di ballo dell'Opéra di Parigi, teatro in cui ha debuttato nel 1981, divenendone étoile nel 1984, [...] . Scoperta da R. Nureev, che per lei ideò una nuova versione del balletto Cenerentola (1986), si è affermata come interprete dei principali ruoli del repertorio classico-romantico (Giselle, di cui ha anche curato una nuova messinscena nel 1998; Il ...
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Ballerina, coreografa e insegnante di danza italiana (Taranto 1914 - Capranica 1980). Studiò con E. Cecchetti e L. Fornaroli alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, diplomandosi nel 1932. [...] alla Scala in Belkis, regina di Saba, di O. Respighi, coreografia di L. F. Mjasin. Interprete del repertorio classico, nonché dei balletti in voga negli anni Trenta (Vecchia Milano, di F. Vittadini; Il carillon magico, di R. Pick-Mangiagalli), nel ...
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pas de deux
‹pȧ dë dö′› locuz. m., fr. (propr. «passo di due [persone]»). – Brano coreografico che, nel balletto classico, viene eseguito da una ballerina e da un ballerino ed è composto da una parte danzata in coppia seguita da due assolo...
passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...