Poeta ucraino (Chomutincy, od. Rudanskoe, Vinnica, 1834 - Jalta 1873). Dal 1861 visse a Jalta, dove lavorò come medico. Dopo alcune ballate ispirate al folclore popolare sull'esempio di T. G. Ševčenko [...] ), componimenti satirici scritti in tono elegante e arguto e diretti contro nobili e mercanti, preti e burocrati. Altre sue liriche sono invece permeate da un'accorata riflessione sul suo destino personale e su quello del suo popolo (Povii, vitre, na ...
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Scrittore e vescovo di Dromore (Bridgnorth 1729 - Dromore, Irlanda, 1811). Esordì traducendo dal portoghese racconti cinesi. L'interesse per l'antichità, suscitato dall'Ossian di Macpherson, lo indusse [...] (Five pieces of Runic poetry, 1763). La sua fama riposa sulle Reliquies of ancient English poetry (1765), raccolta di ballate, romanze metriche e liriche dei secc. 14º-17º, in 3 voll., che ebbe riedizioni fino al 1794 e una ed. definitiva nel 1868 ...
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Poeta (Glasgow 1777 - Boulogne 1844). Figura di transizione tra due secoli, compose ballate, poemetti, liriche, che risentono l'influenza di F. G. Klopstock. The pleasures of hope (1799), il volume di [...] poesie che gli procurò fama, è ora dimenticato. Il suo nome è invece legato soprattutto a Specimens of the British poets (7 voll., 1819) di buon livello critico, sebbene mostri residui di gusto settecentesco, ...
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Poeta danese (Naestved 1796 - Parigi 1876) di tendenze intimistiche. Oscillò sempre fra l'abbandonata confidenza, il colloquio familiare alla "Biedermeier", non di rado dolciastro, dei suoi idillî erotico-paesaggistici [...] (Traesnit "Xilografie", 1828-32) e delle liriche d'amore (Til Een "All'unica", 1843-60), e il demoniaco erotismo dell' cervo", 1855), considerato il suo capolavoro per la raffinatezza con cui è cantato l'"amor cortese" su motivi di ballate medievali. ...
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Poeta australiano (Narrambla, Nuovo Galles del Sud, 1864 - Sydney 1941). Cantò la vita primitiva e avventurosa della boscaglia australiana (bush) nel poema The man from snowy river (1895) e in numerose [...] liriche e ballate divenute celebri (Old bush songs, 1905; Saltbush Bill, J. P., 1917). È autore anche di romanzi, fra cui: The shadow riders (1916); The golden vanity (1924). ...
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Scrittore irlandese (Mallow, County Cork, 1814 - Dublino 1845). Fu tra i fondatori del settimanale The Nation (1842), che in Irlanda influì fortemente sulla formazione delle giovani generazioni. Alcune [...] sue liriche e ballate (The lament of Owen Roe O' Neill; O the marriage, the marriage; ecc.) sono dense di commozione; i suoi Essays sono ricchi di concreta esperienza storica. ...
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Poeta sloveno (Globoko, Stiria, 1856 - Lubiana 1912); ebbe talento più narrativo e descrittivo che lirico. Autore di volumetti di poesie (Balade in romance "Ballate e romanze", 1890; Lirske in epske poezije [...] "Poesie liriche e epiche", 1896), negli ultimi anni di vita fu un attivo propugnatore delle teorie slavofile. ...
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Poeta drammatico austriaco (Vienna 1771 - ivi 1811). Ebbero fama le sue tragedie classicheggianti: Regulus (1802), che Goethe fece rappresentare anche a Weimar, e Coriolanus (1804), per la quale Beethoven [...] compose la famosa Ouverture. Scrisse anche ballate e liriche patriottiche per la lotta antinapoleonica: i Lieder österreichischer Wehrmänner (1809). ...
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Poeta francese (n. La Rochelle 1470 circa - m. 1515 circa). Compose Le vergier d'honneur (che comprende la Ressource de la Chrestienté, un giornale della spedizione di Carlo VIII in Italia, liriche, ballate, [...] rondò, ecc.), il Mystère de Saint-Martin (rappr. nel 1496), poemetti allegorici e politici ...
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Scrittore lettone (n. 1876 - m. Riga 1937). Le liriche (Zvaigžṇu nakts, "Notti stellari", 1905; Latvijas balladas, "Ballate lettoni", 1922) sono improntate a un romanticismo sentimentale; nei racconti [...] (Pēteris Danga, 1918; Uguns ziedi, "Fiori infuocati", 1925) prevale una tecnica impressionistica ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...