GREIF, Martin
Leonello Vincenti
Pseudonimo, assunto poi come nome legale, dal poeta tedesco Friedrich Hermann Frey, nato a Spira il 18 giugno 1839, morto a Kufstein il i° aprile 1911. Abbandonò nel [...] la loro facilità ritmica vennero musicati in buon numero: e anche grazie alla musica parecchie liriche del G. continuano a mantenersi popolari. Minor valore hanno le ballate, gli epigrammi e le poche novelle.
Bibl.: W. Kosch, M. G. in seinen Werken ...
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HRISTOV, Kiril
Ettore Lo Gatto
Poeta bulgaro, nato a Stara Zagora nel 1875. Ha goduto grande popolarità e successo tra la fine del sec. XIX e il principio del XX. La sua fama è stata forse superiore [...] passioni giovanili. Speciale rilievo meritano anche alcune ballate e romanze, nelle quali il soggetto popolare di Schiller, Manfredo di Byron, Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo, liriche di L. Stecchetti, A. Negri, ecc.
Bibl.: D. Babev, K. ...
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GRAVES, Robert
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato a Londra nel 1895. Compì gli studî al St. John's College di Oxford; partecipò alla prima Guerra mondiale combattendo in Francia; nel 1926 insegnò [...] i ritmi delle poesie infantili e il dialogo incalzante delle ballate popolari. Ma l'esperienza della guerra, che trovò espressione nelle immaginazioni turbate e perfino angosciose frequenti nelle liriche composte tra il 1920 e il 1923. Interessatosi ...
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PIFERRER y FÁBREGAS, Pau
Mario Casella
Letterato catalano, nato a Barcellona l'11 dicembre 1818, ivi morto il 25 febbraio 1848. Si diplomò in filosofia e diritto; ma agli studî letterarî consacrò la [...] la visione delle bellezze artistiche si fa motivo di effusioni liriche e di commosse evocazioni. Tradusse da Walter Scott (El del último trovador, Barcellona 1843) e compose delicate ballate di squisita sensibilità (Romances en lenguage antiguo; El ...
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TOMPA Mihály
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato il 28 settembre 1817 a Rimaszombat (Rimavská Sobota) morto il 30 luglio 1868 a Hanva. Fu pastore protestante a Beje, più tardi a Hanva e venne [...] fiore, narrate con forte tendenza moralizzante. Oltre alle ballate e romanze, talvolta riuscite, molto bene furono accolti influsso del Petőfi. Assai belle e fini sono le sue poesie liriche, espressioni di un'anima melanconica e religiosa. L'arte di ...
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PLŪDONS, Vilis
Arverds Svãbe
Poeta lettone, nato il 9 marzo 1874 presso Bauska; dal 1891 al '95 frequentò la scuola normale di Kuldīga, nel 1898-1915 e nel 1919-1933 fu maestro elementare in Riga.
Nella [...] alla luce), dove già la materia tragica è trattata in forma di ballata, forma che il P. perfezionò in Dzīves simfonijas (1913; La della natura: 111 lirikas dziesmas (1918; 111 canzoni liriche), Tāli taki, tuvi tēli (1921; Sentieri lontanì, ...
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NOVÁK, Vítězslav
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Kamenice (Boemia) il 5 dicembre 1870. Studiò giurisprudenza e filosofia all'università e composizione al conservatorio di Praga con A. Dvořák. [...] dell'impressionismo, per il gusto del colore e la tendenza al quadro naturistico (le liriche vocali da camera, l'opera fiabesca Lucerna, il Trio quasi una ballata, il secondo Quartetto d'archi, il poema sinfonico L'eterno desiderio). Altre importanti ...
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KANTELETAR
Paolo Emilio Pavolini
. Raccolta di canti popolari lirici e ballate finniche, pubblicata nel 1840 dal raccoglitore Elias Lönnrot (v.).
La prima edizione risale al 1829-31, ma poi la raccolta [...] senza qualche ricordo storico e qualche leggenda in forma di ballata: pensieri semplici e ingenui in continua varietà d'immagini, chiare tracce le prose di Kivi e di Aho e ancor più le liriche di Erkko e di Eino Leino. Essa ha fornito il testo e l ...
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KÖLCSEY, Ferenc (Francesco)
Giulio de Miskolczy
Scrittore ungherese, nato l'8 agosto 1790 a Sződemeter, morto a Cseke il 24 agosto 1838. Ancora giovanissimo acquistò una profonda conoscenza della letteratura [...] senso morale è la sua Parainesis (1837), mentre le sue poesie liriche rivelano un'anima melanconica e pessimista; il suo Inno è divenuto la preghiera nazionale dei Magiari. Le ballate e le romanze di K., fra cui se ne noverano alcune felicissime ...
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KISS, József (Giuseppe)
Giulio de Miskolczy
Poeta ungherese, nato a Mezőcsatád il 30 novembre 1843, morto a Budapest il 31 dicembre 1921. Fu per parecchi anni redattore della rivista Képes Világ (Mondo [...] Kiss preferisce nella sua poesia i soggetti ebraici.
Alcune sue ballate rammentano quelle dell'Arany; così, Simon Judit (Giuditta S.), non sono privi di valore artistico. In generale le liriche melanconiche si distinguono per pregi formali.
Bibl.: N. ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...