Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] «la punteggiatura era importante anche per la corretta intonazione del canto» (ibid.: 61), diede impulso a un nuovo sistema di punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Parkes, Malcolm B. (1992), Pause and effect. An introduction to the history ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] , simboli che segnalano la presenza di un elenco puntato);
(b) per sindesi, cioè con congiunzioni coordinative (e, anche, un sintagma collettivo del tipo il tutto, tutto questo:
Il canto delle strigi, quando un’iride
con intermessi palpiti si stinge,
...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] si ritrova in alterati come piacerucolo, straducola, ecc.);
(b) -ardo, che, «disconoscendo il significato positivo della fonte praticone, pastone, arruffone, argentone, pasticcione. D’altro canto, un suffisso peggiorativo come -accio dà luogo ad ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] escussione di varie coppie minime: [j]odio ~ [s]odio ~ [p]odio; [j]ene ~ [b]ene; p[w]ò ~ p[r]o; g[w]ida ~ g[r]ida; a[w] to; ma[j] ~ ma[r] ~ ma[n]. D’altro canto, non si possono sottovalutare le frequenti realizzazioni di vocali come approssimanti, nel ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] noioso, disinteressato alla propria femminilità
D’altro canto, anche gli accrescitivi (➔ accrescitivo) e il mio maritone in vacanza a giugno per il suo compleanno
b. complimenti, bellissimo orto! Nemmeno il mio maritastro ortolano indefesso potrebbe ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] telefonino > *videotelefonino > videofonino.
D’altro canto, alcune aplologie sono arbitrarie, dato che non tengono conto comuni, ed. postuma a cura di A. Schiaffini & B. Migliorini con un’appendice di cinquemila voci e gli elenchi dei ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= di Caen, allievo di Arnolfo di Rohes, che cantò su modelli virgiliani le gesta di Tancredi alla prima ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] delle teorie linguistiche generali, determinato in sede teorica da B. Croce, in sede specifica da H. Schuchardt, F altra, bensì l’elaborazione che solo la prima subisce. Come il canto e la novella, così un oggetto o un’immagine di autore anonimo ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] allievo di L. Traube, E.A. Lowe, coadiuvato da B. Bischoff, raccoglieva in un repertorio le notizie dei più antichi libri importanti lavori interpretativi. Promotori della restaurazione del canto liturgico medievale furono i benedettini di Solesmes, ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] folk (1943-44; trad. it. parziale 1966; completa Il canto del popolo ebraico massacrato, 1995), A. Sutzkever e numerosi è avvenuta solo nel 1978, con l’assegnazione del Nobel a I.B. Singer (➔). Tra gli altri autori si ricordano i poeti J. Glatshteyn ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...