PEGNO
Gaetano SCHERILIO
Giulio VENZI
. Diritto romano. - Nel diritto romano il pegno (pignus), a differenza della fiducia - che consisteva nel trasferimento della proprietà - consisteva nel trasferimento [...] debitore.
Il creditore dovrà pertanto ricorrere all'autorità giudiziaria per ottenere l'autorizzazione o a trattenere la al pegno di cambiali o altri titoli all'ordine, di azioni o obbligazioni di società, di merci depositate nei magazzini generali ...
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ONORE (fr. honneur; sp. honor; ted. Ehre; ingl. honour)
Fulvio Maroi
Il moderno concetto di onore, inteso in senso lato come patrimonio morale di una persona, è estraneo al più antico diritto romano. [...] parla Callistrato, è l'onore giuridicamente protetto con l'azione di ingiuria: altra cosa è quindi presso i Romani l diritto alla tutela del proprio onore: ormai nella pratica giudiziaria non si discute più circa il fondamento giuridico del diritto ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] che, nel riconoscimento dei "diritti" di "ciascheduno", la "giudiziaria decisione" stabilisca la pace tra i "litiganti" - che - nel '500 e anche prima la saldatura tra lettere e azione e al punto che i più segnalati in quelle sono quelli che ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] ". Di qui i "frequenti dissapori e contese" dei consigli giudiziari sia con il pien collegio, "mirato da essi con occhio loro cattivo esempio i sudditi, che "li guardano in tutte le azioni loro, e da essi imparano" - concludeva con ironia - "tante ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] il consiglio dei dieci viene riportato alle preminenti competenze giudiziarie fissate nel 1468 (e quindi privato di decisivi problemi del commercio in Levante e Ponente, coinvolge nella sua azione i capi di piazza, cioè gli esponenti dei mercanti, ...
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BANCA E SISTEMA BANCARIO
Tancredi Bianchi e Guido Rossi
Economia
di Tancredi Bianchi
Cenni storici
Un sistema bancario è organizzato istituzionalmente se la legge disciplina in modo specifico l'attività [...] . 2.461 del Codice civile, le norme generali sulle società per azioni, salva l'esistenza di leggi speciali.Le aziende di credito ordinarie sono cui omologazione dovrà decidere l'autorità giudiziaria, deve necessariamente essere accompagnata da un ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] è in sintonia con due temi classici della sociologia del diritto: la (relativa) irrilevanza dei tribunali formali, delle azionigiudiziarie e di altri aspetti 'ufficiali' del diritto che costituiscono tuttavia l'unico materiale preso in esame dagli ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] le favorì. Quel che sembra potersi notare nella sua azione, su questo fronte come su quello francese, è . Boccara, Viterbo 1997, pp. 103-37.
S. Tabacchi, Le riforme giudiziarie nella Roma di fine Seicento, "Roma Moderna e Contemporanea", 5, 1997, pp ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] trentennio del Cinquecento; l'azione dei patrizi si appuntava adesso sul funzionamento quotidiano, concreto, degli organismi che amministravano la giustizia veneziana.
L'indirizzo pratico della politica giudiziaria veneziana era ribadito dalla ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] gravante sulle «superstizioni semplici»37. La pratica giudiziaria, infine, si incaricò di rendere ancor più le trasgressioni alle leggi di polizia per finire con tutte le azioni immorali suscettibili di portare «scandalo o mal esempio alla società» ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva già in latino), servizio, prestazione...
desistènza s. f. [der. di desistere]. – 1. Il desistere da qualche cosa: d. da un’impresa, da un proposito, da un tentativo; d. da un’azione giudiziaria, da una querela; in diritto, è particolarm. presa in considerazione la d. da un’azione criminosa,...