CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] loro espressi, per avversione ad ogni compromesso lo stesso Pacciardi: indicò il rischio della caduta nell'orbita sovietica e 1979, pp. 277-286; E. Santarelli, Le Marche dall'Unità al fascismo, Roma 1964, p. 107; S. Tino, Il trentennio fascista ...
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CAIROLI, Benedetto
Marziano Brignoli
Nacque a Pavia il 28 genn. 1825 da Carlo e da Adelaide Bono. Il padre, professore della facoltà medica e poi rettore dell'università di Pavia, proveniva da una famiglia [...] destava particolare interesse in Italia. Si correva dunque il rischio di partecipare gratuitamente alla ipotetica guerra. Il conte Corti private non nascondeva la sua avversione per la politica del Crispi, succeduto al Depretis nella presidenza del ...
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BERGAMINI, Alberto
Alberto Monticone
Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 1° giugno 1871 da Luigi e da Gaetana Ansaloni, famiglia di modesta condizione. Diplomatosi nella locale scuola tecnica, [...] su Crispi ebbe una vivace polemica con F. Cavallotti, che rischiò di essere risolta con un duello.
L'attività a Rovigo rese contrapporre al paventato ritorno di Giolitti; anzi, dietro consiglio di Sonnino, il B. rinunciò all'antica avversione a ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] fratello, Bernardino, iuris peritus, si hanno notizie fino al 1494 (Nardi, 1965, p. 224). Pomponazzi si sempre una profonda avversione teorica. Dell’attività sua carriera accademica: per scongiurare il rischio di un suo trasferimento a Firenze, nel ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] titolo dell'opuscolo riflette con evidenza la sua radicale avversione nei confronti di ogni atteggiamento di critica conseguente, moneta di Critote, allude al nome di quella città..."), ancorché egli stesso avvertisse il rischio, che tale tipo di ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] nei nazionalisti ed una chiara avversione alla fusione con loro, manifestategli da Mussolini, avvertendo il rischio per i fascisti di restare nomen; D. Mack Smith, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Bari 1959, ad nomen;F. Catalano, Dalla crisi ...
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CARLO III d'Angiò Durazzo, re di Napoli, detto della Pace, o il Piccolo
Salvatore Fodali
Nacque da Lodovico di Durazzo e da Margherita Sanseverino, ma le contrastanti notizie delle fonti non hanno finora [...] la capitale del suo ducato, dove risiedette fino al marzo 1375. La nascita di una figlia del re città, tanto che ad un certo punto se ne rischiò la rottura, per l'opposizione del duca alle il parere contrario o l'avversione di una parte del Collegio ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] proposito dell'utilità del rischio per vincere la razionalismo e la indiscriminata avversione per gli effetti dell' L. e il Novecento, 1974; L. e la letteratura italiana dal Duecento al Seicento, 1978; L. e il mondo antico, 1982; Il pensiero storico ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] bon cardinale". Il D. corre il rischio d'essere inviso alla Serenissima e irritante suo riscontro nell'avversione per la a cura di A. Tagliaferri, VI, Milano 1976, p. 68 in merito al padre del D. (quanto all'omonimo del D., II, ibid. 1974, ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] sua venuta F. vuol premere per la porpora al fratello. E, a ogni buon conto, s' . deve fare il possibile per evitare il rischio del completo isolamento. Donde l'affannoso gioco su . Ma se è indubitabile l'avversione dell'iracondo pontefice per questa, ...
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