GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] 'anno seguente il banco corse il rischio di fallire e il G. dovette , consapevole della decisa avversione della Spagna. L' vita perché si è trattato e si tratta di farli come è stato fatto al re di Francia" (Arch. di Stato di Roma, Arch. Giustiniani, b ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] / sotto buona intenzion che fe’ mal frutto / per ceder al pastor si fece greco: / ora conosce come il mal dedutto la comune clandestinità e avversione alla Chiesa maggioritaria che trattati antiereticali (con il rischio di sovrapposizione tra idee di ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] spirituale che manifesta un'avversione autentica nei confronti chiamare di idraulica celeste; c'era il rischio, infatti, che tutta l'acqua si consumasse quindi la notte è l'ombra della Terra che è al buio quando il Sole si nasconde. È manifesto quindi ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] principati della penisola correvano il rischio di ridursi a semplici colonie, Prospero Lambertini52. La sua avversione alle guerre fra le il divenire di una diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo, Massa 2000; R. Musetti, I mercanti di ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] un atteggiamento di sospetto, se non proprio di aperta avversione, nei confronti del sapere profano. Paradigmatica in tal senso parola, per evitare il rischio della significazione infinita, ma soprattutto per fissare, al di là delle sensazioni ...
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GIZZI, Tommaso Pasquale
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ceccano, nel Frusinate, il 22 sett. 1787 da Domenico Nicola e da Cecilia Ciavaglia. Di famiglia benestante e tradizionalmente legata alla Chiesa [...] la diplomazia austriaca, avversione dichiarata per la cultura in guardia contro il rischio di apparire troppo interessato un segnale chiaro della propria volontà riformatrice e di rafforzare al tempo stesso il progetto di governo che gli stava a ...
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