CHIAVES, Desiderato
Luciana Duranti
Nato a Torino il 2 ott. 1825 da Carlo, ex ufficiale dell'esercito, napoleonico, e da Maria Vandiol, si era laureato in legge nel 1846, facendo poi pratica presso [...] ministro dell'Interno, e l'interinato di Natoli rischiò di alienare al governo l'appoggio della Permanente, il presidente lista, decise di astenersi dalle elezioni, anche in avversioneal trasformismo sempre più in ascesa. Tuttavia nelle successive ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] spinsero ai più ardui cimenti bellici. E l'avversione antiveneziana respirata in famiglia e negli ambienti nobiliari a stento riparò "in certa fortezza" con 15 "cavalli". Alrischio continuo della vita s'aggiungevano la tensione tra i soldati per ...
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LUZZATTO, Gino
Paola Lanaro
Nacque il 9 genn. 1878 a Padova, ultimo dei cinque figli di Giuseppe, goriziano, e di Amalia Salom, veneziana.
Manifestò un precoce interesse per la storia trascorrendo parte [...]
Fin dal suo arrivo a Venezia il L. aveva apertamente manifestato avversione per il fascismo; a Ca' Foscari si legò a uomini, come statica, stanziale, legata a Venezia, poco incline alrischio di nuove imprese. Ciò che principalmente attirava l' ...
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GIORDANI, Igino
Stefano Trinchese
Nacque a Tivoli il 24 sett. 1894, da Mariano e da Orsola Antonelli, primo di sei figli, da famiglia di modesta origine.
Il padre, muratore, e la madre, analfabeta, [...] , manifestò questo suo atteggiamento in pubblico, correndo il rischio di "buscarle" (Memorie, p. 47).
Richiamato fenomeno fascista.
Il G., viceversa, manifestò la sua netta avversioneal fascismo scrivendo "in una prosa violenta e pittoresca" su Il ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] si chiude con la fine del moto ed il conseguente dileguarsi del rischio di una tirannia popolare, che anche il B. considera dovuto ms. 2287, ff. 287r-289r). Inoltre, la sua avversioneal culto idolatrico delle immagini e delle reliquie dei santi non ...
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FALCONE, Giovan Battista
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Acri (oggi in provincia di Cosenza), il 23 ott. 1834 da Angelo e da Maria Antonia Salvadio. Con l'idea di aprirgli la strada alla carriera ecclesiastica [...] di Bisignano, in verità poco distante ma meno esposto alrischio della penetrazione delle idee sovversive. Si era, però, nel azioni capaci di esprimere in maniera anche clamorosa la comune avversioneal regime. L'8 dic. 1856 Agesilao Milano, anche ...
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EMO CAPODILISTA, Giorgio
Alessandro Brogi
Nacque a Padova l'8 giugno 1864, di famiglia patrizia veneta sorta dall'unione (avvenuta nel 1783) degli antichi casati degli Emo di Venezia e dei Capodilista [...] sul morale dei cavalieri. La difficile atmosfera psicologica rischiò di coinvolgere i dragoni in scontri aperti con i conte Novello Papafava dei Carraresi, già noto per la sua avversioneal regime. Al tempo stesso, come molti altri ufficiali, l'E. ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] comando della flotta fosse rinnovato al C., entrambi accomunati dall'avversione per Venezia - era prevalso l che lo sottraesse, una volta per, tutte, alle beghe e ai rischi della vita di corte, che lo premiasse coi prestigio d'un comando finalmente ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] così asseconda il marito, nel contempo cresce in lei un'indomabile avversione per il piccolo F., il cui rientro, il 27 novembre, 'occhio perduto e v'è rischio di cecità anche per quello sano. Ceduto il comando al duca di Calabria Ferdinando d'Aragona ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] è poco probabile data l'avversione del D. per i Medici; inoltre una lettera inviata al Beccadelli il 10 maggio 1531 civile e va tanto oltre nella difesa del Cevena che la causa rischia di degenerare in una prova di forza tra il nunzio e gli avogadori ...
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