Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] , cioè la consonante labiodentale spirante sonora, che, come la maggior parte delle altre consonanti, può essere di grado tenue (per es., avito) o di grado rafforzato (per es., avvito) quando si trova in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] ; qui il 2 febbr. 1581 - spinto forse dalla necessità di danaro - incaricò Pietro Burghetti di vendere una parte del suo palazzo avito. A Napoli il D. tornò il 22 apr. 1582, e per commissione del cardinale d'Este si dedicò alle ricerche sulla pietra ...
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avito
agg. [dal lat. avitus]. – Degli avi, tramandato o ereditato dagli avi: il palazzo a.; il nome, il patrimonio a.; le glorie avite. Anche, che era proprio degli avi: avita Semplicità che l’anima consola (Gozzano).
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...