DELLA ROCCA, Dino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Ranieri. di Ubertino, apparteneva ad una famiglia originaria della Maremma pisana.
Visdomini di Rocca a Palmento - da cui prendevano il nome [...] a Pisa, dove il nonno del D., Ubertino, abitava già nel 1228, pur mantenendo sempre sia il possesso del castello avito sia stretti rapporti con la Maremma. A Pisa i Della Rocca abitarono nel quartiere di Mezzol prima, nel sec. XIII, nella ...
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Denominazione («poeti nuovi») con cui furono designati già da Cicerone i poeti della sua età, detti anche, con nome greco, neoteroi. In base a un’indicazione di Terenziano Mauro, si sogliono chiamare poetae [...] novelli alcuni poeti latini della fine del 2° sec. d.C. Loro caposcuola è Anniano Falisco e l’agro Falisco è il centro della scuola; si ricordano poi Settimio Sereno, Alfio Avito, Mariano, Giulio Paolo. ...
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BERNARDO da Quintavalle
Raoul Manselli
Considerato fra "i più nobili e ricchi savi della città d'Assisi", come indica una tradizione concorde, ribadita dalla designazione di "Dominus" di cui era insignito [...] mostrato la sua benevolenza a s. Francesco, ancora solo alla ricerca della sua strada, ospitandolo nel palazzo avito, che, sempre tradizionalmente, viene identificato con l'attuale palazzo Sbaraglini. Questi incontri e una mirabile esperienza mistica ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] Stampa, il C. respirò sin da bambino un'atmosfera satura d'orgoglio e, insieme, d'ansia.
Arroccata nel castello avito di San Salvatore, la sua famiglia - indubbiamente la più prestigiosa di tutto il Trevigiano, con una consuetudine d'autonomia alle ...
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Nome di due santi, arcivescovi di Milano: 1. E. I (circa 343-55), lodato da s. Ambrogio e da s. Atanasio come difensore dell'ortodossia, tenne due sinodi in Milano; è sepolto nella chiesa dei santi Re [...] Magi, a lui dedicata. Festa, 18 settembre. 2. E. II (circa 511-18), rinnovò il battistero di S. Stefano; a lui diressero lettere il re Teodorico il Grande e s. Avito di Vienne. Festa, 6 giugno. ...
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LANGOSCO, Goffredo di
Giancarlo Andenna
Conte palatino di Lomello, nacque probabilmente qualche anno dopo il 1200 da Rufino (II), conte palatino di Lomello del ramo di Langosco; ebbe un fratello più [...] palatini di Lomello, testimoniata a Pavia a partire dalla fine del X secolo, nel 1174, con la separazione del patrimonio avito effettuata dai conti Goffredo (I) e Rufino (I), zio e nipote, si era divisa in due discendenze, dette rispettivamente di ...
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Marchese di Bitonto (n. 1458 - m. Conversano 1529), fu uno degli artefici della congiura dei baroni (1485-86), ma poi, perdonato, fu nominato gran siniscalco del Regno napoletano. Unì ai feudi del padre [...] di Taranto. Parteggiò, nelle lotte per il possesso del Regno di Napoli, ora per i Francesi, ora per gli Spagnoli. Perdette definitivamente Teramo, feudo avito della famiglia. Fu amico del Sannazzaro e del Pontano e buon traduttore di Plutarco. ...
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MONTEMARTE, Ugolino
Sandro Tiberini
MONTEMARTE, Ugolino. – Nacque intorno al 1325 da Petruccio, unico figlio maschio di Pietro di Andrea conte di Montemarte-Corbara, e da Giovanna dei conti di Alviano. [...] ipotizzare che sia nato a Orvieto, dove la famiglia possedeva una dimora nel quartiere di Pusterla, o nel castello avito di Corbara.
La determinazione dell’anno di nascita di Ugolino si basa sulla testimonianza del fratellastro Francesco, il quale ...
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GONDI, Antonio
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze nel maggio 1443, quinto figlio di Lionardo (1400-49) e Francesca Biliotti.
La famiglia del G. era di antica nobiltà cittadina ed era giunta a una notevole [...] la sua condizione nei primi decenni del Quattrocento. Le numerose divisioni ereditarie avevano infatti fortemente minato il patrimonio avito e avevano allentato i legami che univano le diverse branche delle famiglia. Inoltre, i Gondi erano tenuti ai ...
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SIDONIO Apollinare, santo (Caius Sollius Modestus Apollinaris Sidonius)
Vescovo e scrittore gallo-romano, nato a Lione il 5 novembre 431 o 432, morto verso il 487. Il nonno e il padre di S., ricchi proprietarî [...] 456, S. recitò davanti al senato il panegirico ufficiale di suo suocero, l'imperatore Avito, e questo fatto gli valse l'onore di una statua nel Foro Traiano. Quando Avito, osteggiato da una parte dell'aristocrazia romana, abbandonò il trono, S. si ...
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avito
agg. [dal lat. avitus]. – Degli avi, tramandato o ereditato dagli avi: il palazzo a.; il nome, il patrimonio a.; le glorie avite. Anche, che era proprio degli avi: avita Semplicità che l’anima consola (Gozzano).
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...