RIDOLFI, Cosimo
Rossano Pazzagli
RIDOLFI, Cosimo. – Nacque a Firenze il 28 novembre 1794 dal marchese Luigi e da Anastasia di Giuseppe Frescobaldi.
Discendeva da un’antica casata nobiliare fiorentina [...] si sarebbe trasferito anche con la famiglia in campagna, preferendo la dimora nella villa-fattoria di Meleto al palazzo avito di Firenze.
Il suo principale campo di azione fu dunque quello culturale ed economico in favore dell’agricoltura. Dell ...
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NICOLA da Rocca
Fulvio Delle Donne
NICOLA da Rocca (Nicolaus de Rocca). – Non si hanno molte notizie sulle origini di questo importante notaio e rinomato dictator, ma, in base al percorso da lui compiuto [...] , tuttavia, rimasero ancora molto forti e, quando Corradino, nel 1267-68, scese in Italia per reimpossessarsi del regno avito, Nicola dovette partecipare alla sua sfortunata impresa e dovette essere tra coloro che, per tale motivo, furono costretti ...
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SFORZA, Costanza
Giampiero Brunelli
– Nacque nel settembre del 1558 da Sforza, conte di Santa Fiora, e da Caterina de’ Nobili.
I genitori in quel periodo dimoravano nel Parmense: alternativamente a [...] verso Roma toccò Firenze, dove incontrò le principessine di casa Medici (Eleonora, Anna e Maria), passò per il feudo avito di Santa Fiora, alle pendici del monte Amiata, e per Bracciano, dove fu ricevuta da Paolo Giordano Orsini. L’accompagnavano ...
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Serego Alighieri, Conti di
Leonardo Di Serego Alighieri
Alighieri, La famiglia S., nella quale si estinse nel XVI secolo la discendenza diretta di D. mediante il matrimonio di Ginevra Alighieri con [...] lui e discendenti di aggiungere al cognome S. quello Alighieri; ha così origine la famiglia S. A.; conservarono il cognome avito i discendenti dell'altro ramo, derivato da Alberto di Anton Maria di Pandolfo di Cortesia II, anch'esso tuttora fiorente ...
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. Il vocabolo crypta, che, sebbene d'origine greca (da κρύπτω "nascondo"), s'incontra come sostantivo soltanto in latino, serviva a indicare nella casa e nel tempio romano qualunque ambiente sotterraneo; [...] a crociere di sesto scem0 con fasce apparenti. Non senza interesse sono pure le due cripte di S. Aniano e s. Avito a Orléans appartenenti al secolo IX, sostenute da pilastri e capitelli cubici scantonati. In Inghilterra, la cripta di S. Vistano a ...
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MORIANA (fr. Maurienne; A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Luigi Cesare BOLLEA
Regione della Savoia, comprendente la valle percorsa dall'Arc e le valli laterali che in essa confluiscono. L'Arc, che ha [...] sino al 933; ancora di Francia sino al 954 e infine di Borgogna. A questo punto la Moriana appare già come dominio avito nelle mani di Umberto I il Biancamano, capostipite dei Savoia. Perciò essa fu probabilmente il paese d'origine di questa famiglia ...
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Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] 1582 Gabriele Zorzi qm. Gabriele disponeva di una rendita personale di 122 ducati per «beni acquistadi» che si aggiungeva ai beni aviti di cui godeva in regime di fraterna con i fratelli Alvise e Giovanni, case e terreni per un importo annuo di 144 ...
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FRACANZANO, Cesare
Monica Romano
Nacque a Bisceglie, in terra di Bari, da Alessandro, pittore, e da Elisabetta Milazzo il 16 ott. 1605 (Bugli, 1997).
Figlio di Ercole, il padre Alessandro nacque a Verona [...] Artemisio: realizzò una serie di tondi di soggetto religioso che fungevano da sovrapporte all'interno del palazzo avito a Taranto, fortemente alterati da impropri restauri alla fine del Settecento (Speziale, 1928). Alla committenza gesuitica è ...
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SARDINI, Giacomo
Renzo Sabbatini
– Nacque da Giovan Battista Domenico di Jacopo e da Isabella Maria Caterina di Domenico Sardini, a Lucca il 6 maggio 1750 nella parrocchia di S. Agostino.
Assieme con [...] la sorella era stata avviata alla monacazione nel convento di S. Giustina, del quale poi diventò badessa. Tra le pareti del palazzo avito (d’angolo tra le attuali vie S. Giorgio e Cesare Battisti) o, più avanti negli anni, nella nuova villa sulla ...
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FLABIANO, Domenico
Giorgio Ravegnani
Appartenente a una famiglia veneziana dell'originario ceto tribunizio, fu attivo nella prima metà del sec. XI. Le notizie sulla sua vita sono estremamente scarse, [...] del Flabiano. Un Pietro Orseolo, figlio forse del doge Domenico, era a Rialto nel 1036, ancora in possesso del patrimonio avito, parte del quale fu legalmente trasferito, verso la metà del secolo, in proprietà della famiglia Flabiano, come mostra un ...
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avito
agg. [dal lat. avitus]. – Degli avi, tramandato o ereditato dagli avi: il palazzo a.; il nome, il patrimonio a.; le glorie avite. Anche, che era proprio degli avi: avita Semplicità che l’anima consola (Gozzano).
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...