I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] che dispone l’emittente per produrre il testo, al tipo di pubblico al quale questi testi sono rivolti, ecc.
I testi espositivi presentano modo esplicito non solo l’atto di composizione testuale ma anche l’atto illocutivo (di domanda, di affermazione ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] stesura del Fermo e Lucia, terminato nel settembre 1823 ma non pubblicato, il problema di una lingua «viva e vera» gli si scriver bene, non lascerei certo di porlo in opra». Prende atto che la questione della lingua non è solo di natura individuale ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] lingua volgare e di traduzioni. Chiarissimo in proposito l’atto costituivo del 23 febbraio 1541 (in stile comune 1542): 1575: 32). E dopo oltre venti anni di lavoro collegiale, nel 1612 pubblica a Venezia, per le cure di Bastiano de’ Rossi, la prima ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] lega necessariamente le due prestazioni») e stellionato («atto doloso non rientrante in una specifica figura di relazione causale di modo regressivo è il seguente:
(15) Il pubblico ministero presenta al giudice la richiesta di archiviazione (408 c.p. ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] un "fatto" culturale collettivo, linguaggio l'"atto" individuale dell'espressione; nella lingua si estratto a parte.
Bibl.: Tra gli scritti concernenti la figura dei B. e pubblicati lui ancor vivo, si possono ricordare i profili di G. Zoppi, in ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] la fede cattolica, affinché più facilmente tutti potessero capire».
La Chiesa cattolica fu dunque la prima istituzione pubblica a prendere atto del problema della lingua dopo la crisi della latinità e a porsi quello della comunicazione tra i livelli ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] . Un uso ironico del gesto è quello di Antonio Di Pietro, pubblico ministero nel processo Mani pulite (1992 e anni seguenti), che, non minaccia, che raffigurano elementi attivi o passivi dell’atto sessuale. Un’altra figura retorica usata spesso nei ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] ad es., il pisciatore è il luogo pubblico dove si orinava, il lavatore è il lavatoio pubblico, lo spicciatore è il pettine, che ‘ essenziali:
(a) non sono più di una ventina di elementi (atto, gesto, azione, colpo, botta, uscita, scatto, accesso, ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] da quello operativo. Lo fece identificando prima di tutto il pubblico a cui avrebbe indirizzato le sue opere: la «republica accidente a viscosità, a flessibilità e durezze, a superficie in atto e scoperte, a dissensi e antipatie, a untuosità, a ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] non veicolano principalmente) una domanda vera e propria, ma un atto linguistico d’altro tipo, la cui ragion d’essere non o gli interlocutori devono rimanere silenziosi. Se, in un discorso pubblico, un oratore dice: è forse questa la soluzione del ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...