DORIA, Raimondo
Giuseppe Monsagrati
Nacque nel 1793 a Malaga, in Spagna, da Stefano, discendente di un ramo della nobile famiglia genovese del cui passato splendore restava solo una labile traccia nel [...] e centro operativo a Parigi, si proponeva di combattere l'assolutismo e il sistema di Stati edificato a Vienna dopo la compose, lasciandone la paternità al D., il suo primo scritto politico, quell'opuscolo De l'Espagne en 1829 considerée par rapport ...
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repubblica
Stato non monarchico. Il termine, usato originariamente per indicare il regime che fu in vigore a Roma dalla cacciata dei re (509 a.C.) fino alla battaglia di Azio (31 a.C.), fu ripreso poi [...] alla Rivoluzione francese, forma di governo in cui il potere politico è esercitato da organi rappresentativi del popolo o di una parte , neppure quando negli ultimi secoli si affermò l’assolutismo monarchico imperiale. In partic. però, in quanto ...
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Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] età micenea in lineare B ha provato la diversità dell’organizzazione politica micenea da quella ricostruibile attraverso i poemi omerici: nella prima delle m. d’età ellenistica furono l’assolutismo dispotico, il culto prestato alla persona del ...
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teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] gli Sciiti che nell’imā’m riconoscevano la suprema autorità religiosa e politica. In altri casi, invece, la t. è fondata sul carattere R. de La Mennais, per la sua avversione all’assolutismo regio e per l’affermazione della Chiesa come tutrice dei ...
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Con questa espressione inglese ("controllo e bilanciamento reciproco") si indica quell'insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i vari poteri all'interno di [...] c. and b. deriva dal principio della divisione dei poteri, realizzato in Inghilterra a partire dal 17° sec. e teorizzato da Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748), il cui scopo è evitare l'assolutismo e salvaguardare la libertà dei cittadini. ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] ricondurre alla differenza fra due soluzioni di carattere tecnico-politico, di cui l'una, quella comunistico-totalitaria, tattica, quello del "centralismo democratico" con l'assolutismo verso i membri consociati, i metodi cospirativi, ecc ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] sociali, la democrazia modifica forma e sostanza della politica rispetto al tempo degli anciens régimes, ma non mette in discussione gli attributi dello Stato-macchina costruito nell'età assolutista: il monopolio statale della violenza legittima, la ...
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parlamento
Francesco Tuccari
I rappresentanti del popolo
Il parlamento è una delle istituzioni più importanti dei sistemi politici democratici contemporanei. Eletto in genere a suffragio universale [...] , esso divenne parte essenziale di un’originale costituzione politica di tipo presidenziale e nel contempo federale.
Ancor più significativa fu l’esperienza francese. Qui la crisi dell’assolutismo e dell’antico regime rese evidente anche la crisi ...
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rappresentanza
Stefano De Luca
Scegliere e controllare i governanti
Per rappresentanza politica si intende quel sistema grazie al quale i cittadini, tramite periodiche elezioni, nominano il parlamento, [...] movimenti liberali (liberalismo) avviarono la battaglia contro l’assolutismo, essi ripresero e aggiornarono l’idea della rappresentanza. dei consigli (soviet), ossia un sistema politico basato su assemblee composte da rappresentanti responsabili ...
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pluralismo
Francesco Tuccari
Contro l’onnipotenza dello Stato e il conformismo sociale
Il pluralismo è un orientamento politico affermatosi, dapprima in polemica con l’assolutismo e poi, dopo le Rivoluzioni [...] ma ha assunto un particolare significato soprattutto nel lessico politico e sociale moderno e contemporaneo. In questo quadro, si è sviluppato dapprima in polemica con i principi dell’assolutismo e la realtà dello Stato assoluto, che incarnavano in ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...