L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] l'oggetto discreto della rappresentazione umana.
Pensiamo al ritratto. 'Ritratto', come altri termini relativi alle artivisive, designa tanto un genere di rappresentazione, codificato nelle varie pratiche espressive e radicato in una tradizione ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] e dell'udito, la penetrazione dell'invisibile. È stata l'idea che ha percorso tutta la storia delle artivisive e tutte le forme 'imperfette' di riproduzione precedenti alla fotografia, alimentandole instancabilmente di sempre maggiore realismo, nel ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] cultura formalista europea degli anni Trenta, ponendo il problema del rapporto fra le due discipline in questione, quella delle artivisive e quella del cinema. I pionieri del f. sull'a. infatti, attinsero nuovi linguaggi dalle poetiche del cinema d ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] , e i prolifici Joseph Morder e Giovanni Martedi, Jean-Michel Bouhours e Alain Fleisher. Più vicini al mondo delle artivisive erano Robert Lapoujade, Jacques Monory, Martial Raysse o Christian Boltanski, molto diversi l'uno dall'altro. Singolare la ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] di editoria barocca: i rapporti Ferri-D.-Specchi e la trattatistica architettonica del Seicento romano, in G. L. Bernini e le artivisive, a cura di M. Fagiolo, Roma 1987, pp. 209-249; V. Romani, Il‟Syntagma de arte typografica" di Juan Caramuel ed ...
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Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] critico cinematografico, sceneggiatore, musicista, editore di una rivista per ragazzi. L'interesse per il cinema e le artivisive, nutrito sin dall'adolescenza, si accrebbe durante gli anni di studio presso l'Università di Shantiniketan (fondata dal ...
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Bogarde, Dirk
Stefano Francia Di Celle
Nome d'arte di Derek Jules Gaspard Ulric van den Bogaerde, attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Hampstead (Londra) il 28 marzo 1921, da padre di [...] dall'immaginario cinematografico.
B. studiò a Glasgow e a Londra, e, assecondando il suo interesse per le artivisive, frequentò la Chelsea School of Art; intraprese presto e casualmente la carriera teatrale (1939), che interruppe durante ...
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Mayer, Carl
Giovanni Spagnoletti
Sceneggiatore austriaco di famiglia ebrea, nato a Graz il 20 febbraio 1894 e morto a Londra il 1° luglio 1944. Il maggiore sceneggiatore dell'epoca della Repubblica [...] . arricchì e impreziosì con la sua maestria di scrittura un cinema figlio, nelle sue punte alte, del teatro e delle artivisive. Quando con la ristrutturazione del sonoro ebbe luogo una forzata riconversione industriale, anche il talento di M. non fu ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] facendovi convergere suggestioni provenienti dal campo delle altre artivisive. Ha ottenuto due David di Donatello per contemporaneamente, lezioni serali di pittura presso la Scuola di arti ornamentali di Roma. Nell'autunno del 1961 iniziò a lavorare ...
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Aumont, Jacques
Daniele Dottorini
Critico del cinema e teorico francese, nato ad Avignone il 30 maggio 1942. Si è affermato negli anni Ottanta con i suoi studi sulla raffigurazione cinematografica, [...] "Communications", 1983, 38, pp. 46-68), tale riflessione si è sviluppata intorno all'idea di un'estetica delle artivisive che individua nel cinema il luogo privilegiato per un'interrogazione filosofica sull'immagine. In L'œil interminable: cinéma et ...
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tecnoartista
(tecno-artista), s. m. e f. Artista che fa uso di molteplici tecnologie nelle sue creazioni. ◆ C’è la proiezione di immagini videoscenografiche create dal vivo dal tecnoartista Giacomo Verde (Geraldine Schwarz, Repubblica, 24...
stocastico
stocàstico agg. [dal gr. στοχαστικός «congetturale», propr. «che mira bene, abile nel congetturare», der. di στοχάζομαι «mirare, congetturare» da στόχος «bersaglio, mira, congettura»] (pl. m. -ci). – 1. Nel calcolo delle probabilità,...