FAIELLA (Faella), Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque, verosimilmente verso gli inizi del sec. XVIII, a Napoli, dove si svolse prevalentemente la sua attività di maestro stuccatore, documentata dal 1739 [...] Ss. Trinità dell'Arte dei pii esercizi, su disegno dell'ing. Cimafonte; nel 1749 (Banco del popolo), su progetto tematiche di soggetto pagano realizzate con inequivocabile gusto rococò.
Nel 1752 (Banco del popolo) decorò di stucchi la facciata della ...
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BISNATO (Besnati, Bisnato), Alessandro
Paolo Mezzanotte
Non si conoscono con esattezza la data (circa 1562) e il luogo di nascita, compreso però indubbiamente nel ducato di Milano dato che il B. fu [...] .: F. B. Ferrari e la sua raccolta di documenti e disegni, in Arte Lombarda, IX (1964), 1, pp. 174-221 passim; 2, pp. 132 , pp. 13-20, 108-110, 139 s.; L. Grassi,Province del Barocco e Rococò, Milano 1966, pp. 77-79; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lex ...
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BRENNO, Carlo Enrico
Bredo Louis Grandjean
Stuccatore, figlio di Giovanni Battista, nacque a Salorino sopra Mendrisio (Como) e fu battezzato il 9 dic. 1688. Nulla si sa della sua formazione. È menzionato [...] il modello del barocco viennese; e finalmente, gli ornamenti di puro stile rococò, francese della Grandi, L'activité des stucateurs italiens et tessinois en Danemark 1670-1770, in Arte e artisti dei laghi lombardi, II, Como1964, pp. 159-161; E. ...
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BUZZI, Giuseppe
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio del quadratore Giuseppe Maria (fratello di Elia Vincenzo); mancano dati biografici, ma ci è nota la sua attività di scultore svolta - secondo la tradizione [...] . Corna, Storia ed arte in S. Maria di Campagna, Bergamo 1908, p. 212). Quando il B. entrò alla Fabbrica del duomo, la carica di Roma, nell'ambiente del Vanvitelli. A Milano, egli propugnò un superamento delle forme barocche e rococò, attingendo alle ...
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ASPRUCCI, Antonio
Marco Chiarini
Nato a Roma il 20 maggio 1723 da Mario, detto il Vecchio, architetto, del quale nulla di più preciso si è appurato, e da Prassede Battini, l'A. fu scolaro dell'architetto [...] del gusto rococò e quelli dell'incipiente stile "impero". La spartizione delle pareti del vasto ; L. Ferrara, Galleria Borghese,Novara 1956, pp. 8-12; E. Lavagnino, L'arte moderna,Torino 1956, pp. 49 ss., 126; J. Meyer, Allgem. Künstler-Lexikon,II ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Giulio Cesare Gigli a Luigi Lanzi
Tomaso Montanari
Le opere del Lomazzo ebbero una notevole risonanza ben al di là dei confini della cultura lombarda, in cui erano tanto radicate, divenendo assai [...] del Tempio della pittura fu ristampata a Roma nel 1785). Nel clima esplicitamente ‘neomanierista’ che caratterizzava il rococò in quest’arte spertissimo. Per tali cose, e per certa andatura di scrivere, se non piacevole come quella del Vasari, non ...
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APRILE, Francesco (anche detto il Lombardo)
Antonia Nava Cellini
Della famiglia di scultori Aprile, di Carona. Venne in epoca imprecisata a Roma ed entrò nello studio di Ercole Ferrata. Si hanno di lui [...] in giovane età, probabilmente di mal sottile, qualche tempo prima del suo maestro, nel 1685.
Bibl.: U. Donati, Artisti Riccoboni Roma nell'arte, Roma 1942, pp. 226 s.; H. D. Molesworth, Victoria and Albert Museum, Baroque Rococo and Neoclassical ...
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BRUNETTI, Gaetano
RR. Harris
Scarse le notizie biografiche di questo pittore ornatista bolognese (cfr. Atti d. Accad. Clementina, Bologna, Accad. Belle Arti, ms., 1751, c. 156), attivo in Inghilterra [...] l'Amigoni lavorò per Benjamin Styles durante tutto il quarto decennio del secolo. Il B. era già in Francia nell'ottobre 1739, inglesi dello stile rococò internazionale (R Murray, Architetti ingl. e stuccatori ital., in Arte e artisti dei laghi ...
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BARONI, Siro
Chiara Perina
Di origine mantovana, visse nel sec. XVIII e sembra che abbia operato solo nella città natale. Scarse sono le notizie, anche perché molte sue opere erano già perdute all'inizio [...] della cultura rococò che a Mantova aveva come raffinato esponente G. Bazzani. Del B. - degli artefici di Mantova..., I, Mantova 1857, p. 82; Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, G.Matthiae, Provincia di Manrova,Roma 1935, pp. 63, 74; Mantova ...
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ARKESILAOS (᾿Αρκεσίλαος Arcesilāus)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore greco, dalle fonti indicato come il più importante tra i suoi omonimi e ritenuto il migliore della sua epoca. Originario dell'Italia [...] l'attribuzione ad A. del gruppo di Centauro che rapisce p. 109 ss.; W. Klein, Vom antiken Rococò, 1921, p. 67 ss.; R. Carpenter, Observations 1941, pp. 75, 93; R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'Arte Classica, Firenze 1950, pp. 105, 114, 277; M. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...