KORE (Κόρη, letteralmente: la figlia; altro nome, del quale si conoscono numerose varianti, Persefone [Περσεϕόνη]; in età romana: Proserpina)
B. Conticello
La tradizione più comune considera K. come [...] Sparta, da Chrysapha con K. recante in mano una melagrana ed Ade assiso con lei in trono.
Un rilievo funerario detto delle Arpie in Xantos (Licia) si riferisce certamente ad una scena di offerta cultuale a K.: da un lato è, forse, ritratta la defunta ...
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KYPSELOS, Arca di
E. Simon
Arca in legno di cedro, con ricchi fregi figurati in avorio, opera perduta di ignoto artista corinzio del VI sec. a. C., dono votivo fatto al santuario di Olimpia dalla dinastia [...] alla presenza di Atena e di Iolao (Pausania considera erroneamente questa scena come parte dei giochi funebri) - I Boreadi scacciano le Arpie dal giaciglio di Fineo. - b) Secondo fregio (xviii, 1 ss.): la dea della Notte con i figli Morte e Sonno in ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] una traversa su cui poggia una figura di leone, è provvisto di uno schienale di questo tipo. In un rilievo della Tomba delle Arpie lo schienale è inclinato, mentre i braccioli sono sorretti da un tritone. Un t. con gambe in forma di zampe di animale ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] le quattro facciate del cortile grande "un friseto over foliami" ancora a chiaroscuro, abitato di "monstri de varie animali, como arpie e tigri" (ibid., p. 623). Nello stesso anno, eseguì i sottarchi della loggia di David, e "paesi e montagni" nella ...
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BOZZETTI, Francesco, detto Cino
Franca Dalmasso
Figlio di Romeo, ufficiale garibaldino cremonese divenuto maggior generale nel regio esercito, che aveva dal 1868 scelto come residenza Borgoratto (Alessandria), [...] .
Le centocinquantadue acqueforti vanno dal 1906 al 1942. Di molte diede più versioni. Alcune delle prime (la serie Arpie, 1907-14)sono di ispirazione letteraria, e tuttavia partono da precisi studi naturalistici. Le altre, meglio e più compiutamente ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] decorazione figurata era generalmente limitata ad acroteri a disco ornato con un gorgonèion; ad altri acroteri in forma di cavalieri, di arpie, di sirene; e ad enormi gorgonèia a rilievo collocati al centro dei frontoni. Nel corso del VI e del V sec ...
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GIOVANNI d'Alessio d'Antonio, detto Nanni Unghero
Gerardo Doti
Non si conoscono con esattezza il luogo e la data di nascita di questo maestro di legname, architetto e ingegnere militare, che visse e [...] del concorso dell'Orsanmichele e poi utilizzato da Andrea del Sarto nel 1517, per la realizzazione della sua Madonna delle Arpie; quello di s. Niccolò da Tolentino e quelli di due angeli, probabilmente anteriori al 1515, utilizzati per scolpire le ...
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LERIDA
M. Durliat
LÉRIDA (lat. Ilerda; catalano Lleida)
Città della Spagna nordorientale, capoluogo della provincia omonima, nella regione della Catalogna, L., città-ponte sul fiume Segre, al centro [...] che imprigionano animali con connotazioni regali (pavoni, leoni, tigri, cani) e animali fantastici (basilischi, sirene, centauri, chimere, arpie); particolare fortuna vi ebbe il tema del cavaliere che lotta contro il leone. Le botteghe di scultori ...
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Vedi DELFI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELFI (v. vol. iii, p. 27 ss.)
G. Daux
Negli ultimi cinque anni sono stati effettuati in diversi punti dell'area scavi limitati, scavi di controllo o d'urgenza, [...] avori raccolti nella favissa di statue crisoelefantine scavata nel 1939 (v. vol. iv, fig. 500). Un gruppo (Boreadi ed Arpie?) è particolarmente animato e pittoresco. I bronzi saranno pubblicati in un lavoro che è in corso, molti hanno dovuto essere ...
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LEVIS (Levi, di Levi), Giuseppe de
Valentina Sapienza
Ritenuto un artista attardato di provincia (Planiscig), forse ebreo, dato il cognome e la predilezione della forma latina con cui si firmava, considerata [...] Rossi si leggerebbe con una certa difficoltà, insieme con quello del L., sul bellissimo calamaio con i dragoni alternati a figure di arpie e le tre Grazie, datato 1599 (New York, Metropolitan Museum). Nel 1600 il L. firmò e datò anche il Busto d'uomo ...
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arpia
arpìa s. f. [dal lat. Harpyiae, plur., gr. ῎Αρπυιαι «le rapaci», dal tema di ἁρπάζω «rapire»]. – 1. a. Nome di divinità della mitologia greca, che, in numero diverso, erano variamente concepite da poeti e mitografi: immaginate in origine...
vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...