SGRIZZI, Luciano
Carlo Piccardi
SGRIZZI, Luciano (Girolamo Donato). – Nacque a Bologna il 30 ottobre 1910 (battezzato il 13 gennaio 1911), secondogenito di Domenico, impiegato postale, originario di [...] ai due autori più intensamente valorizzati dalle sue interpretazioni: Domenico Scarlatti, restituito attraverso la folgorante tecnica dell’arpeggio e le inesauste risorse di una fantasia sempre tenuta a bada da un controllato procedere a misura di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Franz Joseph Haydn è considerato l’iniziatore di una nuova epoca musicale, quella “classica”, [...] piena, con un organico che comprende trombe e timpani, un primo tema chiaramente riconoscibile – spesso caratterizzato da un arpeggio discendente – e una notevole espansione della ripresa all’interno dei movimenti in forma-sonata. Il secondo gruppo è ...
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MENSA, Attilio.
Stefano Arieti
– Nacque il 19 apr. 1888 a Santhià (Vercelli), da Edoardo e da Maria Bernabino.
Il 10 luglio 1908 conseguì la laurea con il massimo dei voti e la lode presso la R. Scuola [...] gatta, ibid., XXXII [1927], pp. 145-171, 181-186) a complesse questioni patogenetiche inerenti i vizi della postura (L’arpeggio, ibid., XXIX [1924], pp. 361-375, 381-394, 405-417; La valutazione delle inclinate digitali e dei corrispondenti settori ...
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MESTRINO, Nicola (Nicolò). – Nacque a Milano nel 1748, come scrisse in una lettera del 18 ag. 1786 ai governatori dei Paesi Bassi austriaci (Fétis)
Silvia Gaddini
Non si conoscono i nomi dei genitori.
L’assenza [...] . s.d.); duetti per 2 violini op. 2-4 e op. 7; sonate per violino e basso continuo op. 5; Capriccio arpeggio per 2 violini; Fantaisie et variations per violino solo, op. postuma (1793 circa; ripubblicata in Die hohe Schule des Violinspiels, a cura ...
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FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] ai consultori romani, che lo accusavano di essere passato, negli anni del servizio pubblico, dal "mestiere del tamburino" all'arpeggio "giuseppino" (Arch. d. Curia vescov. di Padova, ibid., minuta all'arciduca Ranieri, 31 ag. 1821), il F. sostenne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La maturazione della suite di danze come genere strumentale è il punto [...] moda liutistica, a partire da questo momento tali stilemi vengono fortemente sviluppati con un potenziamento delle tecniche d’arpeggio e della quantità e generi di abbellimenti.
Il primo grande clavicembalista della scuola francese di metà secolo è ...
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MATTHEY, Ulisse
Maurizio Tarrini
– Nacque a Torino il 17 apr. 1876 da Giuseppe e da Aminta Pedotti. Iniziò lo studio del pianoforte all’età di cinque anni esibendosi presto nei salotti dell’aristocrazia [...] . 87-90; Prefazione a G.L. Centemeri, Pedeggio legato: con la regola unica per le scale ed il sistema per qualsiasi arpeggio alla pedaliera dell’organo, Milano 1935; Osservazioni sui nuovi programmi di esami per la scuola d’organo (1942), in Bernardo ...
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VIVALDI, Antonio
Fausto Torrefranca
Violinista e compositore veneziano detto il "prete rosso", come asserisce il Goldoni, dal colore dei suoi capelli. Non se ne conosce con esattezza né l'anno della [...] è osservare che, almeno dal 1716, data quel tema iniziale che, scaturito dalla scissione dell'accordo di tonica in un arpeggio appena ritmato, è primo e sicuro indizio di un nuovo mondo, ben diverso dal corelliano.
È noto, anche, che negli ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] si distingue per il timbro di voce, la pronuncia chiara, l’accompagnamento di chitarra ch’egli stesso suona con le tecniche d’arpeggio e pennata in uso a quell’epoca nel contesto più ampio del folk revival. Tra queste canzoni, La guerra di Piero ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] come flautato o squillante; ma si considerino anche termini (tutti riferiti alla voce) quali martellato, scordato, arpeggio, arpeggiato, pizzicato e altri, tutti provenienti dall’organologia e dalla prassi esecutiva di vari strumenti. Se fino a ...
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arpeggio
arpéggio s. m. [der. di arpeggiare]. – 1. Modo di eseguire un accordo musicale producendo i varî suoni non tutti insieme in unica percussione o arcata, ma l’uno dopo l’altro; compreso anche tra gli abbellimenti, è però un modo naturale...