Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] (già diretta da G. Gentile, ora da C. Marchesi), e intorno all'Accademia petrarchesca di lettere, arti e scienze di Arezzo. Sotto gli auspici di questa Accademia furono pubblicati gli Annali della Cattedra petrarchesca, I-IX, 1930-40; a cui fecero ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] per Brunetto Latini;
Ezio RAIMONDI, per i Memoriali bolognesi e i serventesi dei Lambertazzi e romagnolo;
Cesare SEGRE, per Guittone d'Arezzo e tutti gli altri toscani fino al Mare amoroso (escluso Chiaro ma incluso frate Ubertino), la Canzone del fi ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] a eccezione di quelle dedicate all’elogio delle città di Pisa (definita Museum Etruriae), Volterra, Livorno, San Miniato, Arezzo e Cortona, sono improntate al metodo da seguire negli studi. Particolarmente congeniale al profilo di Politi è l’orazione ...
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CORSINI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 20 nov. 1440, da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna Falconieri. Proveniva da una illustre famiglia fiorentina, che aveva dato alla città insigni [...] erano ricercate dalla nobiltà meno ricca. Fu podestà di Foiano (1471) e di Portico di Romagna (1476); capitano della cittadella di Arezzo nel 1475 e nel 1482; degli ufficiali dei Difetti nel 1474, console dell'arte della lana nel 1476 e nel 1484 ...
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PATRIZI PICCOLOMINI, Agostino
Nelly Mahmoud Helmy
– Nacque a Siena intorno al 1435 dal notaio ser Aloisius Patrizi, come si ricava da una nota di possesso apposta da Agostino in un codice di Giovenale [...] ), a fianco del cardinale Todeschini.
Nel febbraio del 1468 ottenne la plebania di S. Vito in Versuri nella diocesi di Arezzo, e la nomina di clericus caerimoniarum, in luogo di Pietro Burgensis. Citato in un documento di papa Sisto IV come canonico ...
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FORTUNA, Maria
Valentina Coen
Scarse sono le notizie biografiche su questa poetessa: di lei si sa che nacque intorno al 1742 in Toscana, ma le fonti non concordano nemmeno sul luogo di nascita; secondo [...] del re di Prussia" (lettera a G. Azzoni in data 30 genn. 1772). Nel 1772 la F. seguì il padre ad Arezzo e nel 1773 ritornò ancora a Livorno. Vi pubblicò nel 1774 la seconda e ultima tragedia, Saffo.
Nella prefazione, mostrandosi ormai convertita ...
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BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] nelle sue aspettative - si era offerto invano al Lamartine come traduttore della sua opera poetica - ritornò in Italia: fu ad Arezzo, dove divenne canonico della cattedrale, e quindi a Firenze. Si trasferì infine a Roma dove morì il 30 maggio 1847 ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] su Piero, Gabriele d’Annunzio dedica agli affreschi di Arezzo la prosa Il secondo amante di Lucrezia Buti, poi inclusa o nelle poesie di Pasolini e Schnackenberg: il Costantino di Arezzo non è solo un individuo storicamente definito, ma anzitutto ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] 'antonomasia derivata dal titolo, da intendere perciò "Giovanni del Pecorone"; Muscetta (1965) ha pensato a un ser Giovanni d'Arezzo, personaggio dello Studio di Atene di Stefano Finiguerri, detto il Za, o altrimenti (1967) ha visto nel ser Giovanni ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] che la prima rima del congedo sia irrelata. Così concepito, il congedo, detto anche congedo toscano, si diffonde con Guittone d’Arezzo: in precedenza ne svolge la funzione (ma la sua presenza non è vincolante) l’ultima stanza della canzone, o congedo ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...