olivetano, ordine
Congregazione di monaci benedettini fondata nel 1313 dal nobile Bernardo (al secolo, Giovanni) Tolomei (1277-1348) a Monte Oliveto Maggiore nei pressi di Siena, approvata nel 1319 dal [...] vescovo di Arezzo Guido Tarlati e nel 1344 da Clemente VI. L’ordine o. influenzò la vita monastica del 14° sec., curò le arti e le lettere al servizio della liturgia. ...
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ALBERGOTTI, Giovanni
Gino Franceschini
Aretino, figlio di Guiduccio di Lando, entrò nell'Ordine benedettino, divenendo abate del monastero di S. Maria in Firenze. Dottore in diritto canonico, vicario [...] . et de Géogr. Ecclés., I, coll. 1400-1401, con rinvio a lettere inedite dell'Arch. vaticano; Bartolomeo di Ser Gorello, Cronica dei fatti di Arezzo in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XV, I, a cura di A. Bini e G. Grazzini, pp. 65 n. 4, 6g n. 2, 73 ...
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GIROLAMO
Nicolangelo D'Acunto
Nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XII; nulla si sa circa la sua famiglia di origine.
Depone a sfavore di una sua eventuale provenienza aretina - da taluno [...] a G. furono vergati in diverse sedi poste non più nel contado o nel suburbio bensì all'interno delle mura urbane. Ad Arezzo fu seguito da un suo familiare, il nipote Monaldo, attestato nel 1164 come visdomino, ma che non è identificabile - come pure ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] dai relativi atti, da cui si ricava anche che, nella primavera del 1415, fu estensore di alcune bolle.
Sembra che F. andasse ad Arezzo non prima del 1419-20, quindi solo dopo la morte del papa che lo aveva elevato a quella diocesi. Nel 1424 F. si ...
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Ecclesiastico (n. 1477 - m. 1541 circa), figlio naturale del duca Galeazzo Maria. Nella crisi familiare del 1494, fu favorevole allo zio Ludovico il Moro; fu creato (1497) vescovo di Lodi, poi (1519) fu [...] trasferito al vescovato di Arezzo. Costretto a cedere anche questo, continuò lungamente a intrigare con gli Svizzeri, con l'imperatore e con i Francesi, finché si ritirò dalla vita pubblica. ...
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CASTIGLIONE, Giacomo di (magister Iacobus de Castellione, de Castilione)
Norbert Kamp
Era figlio del barone abruzzese Tolomeo di Castiglione, il quale aveva servito l'imperatore Federico II nel 1238 [...] come capitano nella contea di Arezzo e nel 1239-40 come giustiziere di Abruzzo e di Val di Crati. Il castello di famiglia, dal quale la stessa aveva anche tratto il nome, era situato a sudovest dell'Aquila, vicino a Tornimparte, immediatamente al ...
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Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] di una cultura subalterna in Italia (1976), Inchiesta sul diavolo (1979), condotta in Toscana con gli allievi del magistero di Arezzo, e L'arco di rovo (1983), nel quale lo studio di comportamenti tradizionali dei contadini viene elevato a storia ...
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Ecclesiastico italiano (n. Marradi, Firenze, 1942). Ordinato sacerdote nel 1966, nel 1979 gli è stato affidato l’incarico di rettore del Seminario Maggiore. Nominato nel 1994 vescovo di Massa Marittima-Piombino, [...] nel 1998 viene trasferito nella sede vescovile di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Nel 2009 viene promosso arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e nel 2014 è stato creato cardinale. Durante il suo episcopato ha posto particolare attenzione al ...
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Benedettino (Siena 1272 - ivi 1348). Dopo aver vissuto a Siena fino al 1313, con altri due nobili senesi, T. si ritirò a vita eremitica ad Accone, presso Siena, dove costituì una comunità religiosa che [...] nel 1319 fu riconosciuta dal vescovo di Arezzo come Congregazione di Monte Oliveto, che praticava la regola benedettina riformata e si dedicava essenzialmente a vita contemplativa. La nuova congregazione ebbe l'approvazione pontificia nel 1344. ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] e a predicare. Bandito da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. Il culto fu riconosciuto da Gregorio ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...