Tipografo (n. Siena - m. dopo il 1534), primo senese che stampò in patria; solo o con altri diede una cinquantina di belle edizioni a cominciare dalla Sconfitta di Monteaperto di L. Politi (1502). Il figlio [...] Callisto fu il primo tipografo di Arezzo, dove (1536) stampò gli statuti del comune. Tipografo anche l'altro figlio Niccolò. ...
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FEDI, Pio
Giovanna Mencarelli
Nacque a Viterbo il 31 maggio 1816 da Leopoldo e Camilla Franchini. A causa delle difficoltà economiche incontrate dal padre, piccolo possidente, lasciò prestissimo, insieme [...] con la famiglia, la natia Viterbo: dimorò ad Arezzo, a Firenze e a Parigi. Tornò poi a Firenze, dove, fino al 1832, fu a bottega da un orafo di ponte Vecchio, per impararne il mestiere. Successivamente, dopo avere appreso l'arte e la tecnica dell' ...
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PIERACCINI, Arnaldo
Matteo Fiorani
PIERACCINI, Arnaldo. – Nacque a Poggibonsi, in provincia di Siena, il 15 novembre 1865, da Ottaviano e Polissena Sprugnoli, sua seconda moglie. Secondo di tre figli, [...] psichiatria a Roma nel 1903, l’anno successivo, in seguito a pubblico concorso, assunse la direzione dell’ospedale psichiatrico di Arezzo, dove rimase fino alla pensione (1950), tranne sei mesi passati nel 1908 a dirigere il manicomio di Siena.
Nel ...
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ALTANESI, Giovanni Francesco (Gianfrancesco)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Orte il 12 marzo 1750. Incline allo studio delle lettere, entrò il 10 apr. 1766 nel noviziato della Compagnia di Gesù; ma aveva [...] appena cominciato a insegnare grammatica ad Arezzo, e a dar prove poetiche, quando la Compagnia fu soppressa (1773).
Trasferitosi quindi a Roma, egli venne accolto tra gli Arcadi col nome di Eonide Termopilano e assunto come segretario dal prelato V. ...
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Benedettino (Siena 1272 - ivi 1348). Dopo aver vissuto a Siena fino al 1313, con altri due nobili senesi, T. si ritirò a vita eremitica ad Accone, presso Siena, dove costituì una comunità religiosa che [...] nel 1319 fu riconosciuta dal vescovo di Arezzo come Congregazione di Monte Oliveto, che praticava la regola benedettina riformata e si dedicava essenzialmente a vita contemplativa. La nuova congregazione ebbe l'approvazione pontificia nel 1344. ...
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GIOVANNI d'Agostino
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena poco dopo il 1310, da Agostino di Giovanni e da Lagina di Nese, il cui matrimonio è documentato in quell'anno. Fu, come il padre e il fratello minore [...] quella del padre Agostino.
Solo due opere certe possono dare informazioni sullo stile di G.: la cappella Tarlati nel duomo di Arezzo, nella cui costruzione G. fu impegnato nel gennaio 1334, e il rilievo più tardo (del 1336 circa), da lui firmato, con ...
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PAMPALONI, Geno
Gabriele Scalessa
PAMPALONI, Geno. – Nacque a Roma il 25 novembre 1918, figlio unico di Agenore (nome dalla cui abbreviazione derivò il suo), originario di Colle Val d’Elsa (Siena), [...] e di Assunta Guerri, maestra, nata ad Anghiari (Arezzo).
Visse i primi cinque anni tra Roma, dove abitava con la madre in casa della famiglia Sorani, di origini ebraiche, sul Lungotevere Ripa, e Orbetello, dove il padre aveva un mulino.
Dal 1924 al ...
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CAMILLI, Camillo
Renato Pastore
Non è possibile, neppure per approssimazione, determinare la data di nascita del Camilli. Vè inoltre una tradizionale incertezza nel collocarne il luogo a Siena, oppure, [...] più probabilmente, a Monte San Savino, paese del contado d'Arezzo. La storia della sua attività, precedente all'incarico pubblico di "rettore delle scuole e professore di umane lettere", ottenuto a Ragusa ove egli si stabilì qualche anno prima del ...
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FORZORI (Forziori), Alessandro
Monica Grasso
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore aretino, figlio di Giovanni Donato, collaboratore di Giorgio Vasari, attivo tra il 1564 e il [...] già attribuito al Vasari e del suo vero autore, in Rass. bibliogr. dell'arte ital., XV (1912), pp. 6-10; Id., La Pinacoteca d'Arezzo, in Rass. d'arte antica e moderna, II (1915), 5, p. 119; M. Salmi, Ricerche intorno alla badia di Ss. Fiora e Lucilla ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] e a predicare. Bandito da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. Il culto fu riconosciuto da Gregorio ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...