GIOVANNI da Arezzo
Guido Arbizzoni
Nacque ad Arezzo, presumibilmente entro il penultimo decennio del sec. XIV; fu notaio e amanuense.
La personalità di G. ha acquisito tratti meglio definiti soltanto [...] novembre 1410 - febbraio 1411, e di identificarne il padre in Cenni di Nome, che aveva svolto una qualche attività pubblica in Arezzo tra il XIV e il XV secolo, recandosi anche spesso nunzio a Firenze. Forse lo stesso G., presumibilmente avviato a un ...
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BONAGUIDA d'Arezzo (de Aretio si dice egli stesso; Aretinus, de Aretinis)
Severino Caprioli
Canonista, nato ad Arezzo nella prima metà del Duecento. Il più antico documento, finora noto, in cui egli [...] Bologna 1888, pp. 33, 35, 91, 94 (per la taxatio di opere di B.); U. Pasqui, Documenti per la st. della città di Arezzo, II, Codice diplomatico (an. 1180-1337), in Documenti di st. ital. pubbl. a e. della R. Deputaz. toscana sugli studi di st. patria ...
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GIOVANNI da Arezzo
Franco Lucio Schiavetto
Si ignora la data di nascita di G., che comunque va con certezza situata alcuni anni prima di quella di Francesco Petrarca (1304). G. nacque ad Arezzo e appartenne [...] famiglia degli Aghinolfi (o de Aginulfis, de Anghinulfis, de Anginolfis). Il padre, Bonaventura, era un notaio operante ad Arezzo e morto sicuramente prima del 1343.
Nella vita di G. si possono individuare due momenti distinti: l'attività diplomatica ...
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RINUCCIO d'Arezzo
Ludovica Radif
RINUCCIO d’Arezzo. – Nato a Castiglion Fiorentino (Arezzo), presumibilmente attorno al 1390-95, Rinuccio (numerose le varianti latine del nome, oltre ai soprannomi Rimicius, [...] .P. Pillolla, Genova 1993; M.P. Pillolla, Il corpus teocriteo nel Quattrocento: le Monodiae super obitum Mermeri di Rinuccio d’Arezzo, in Maia, XLVIII (1996), pp. 189-214; Rinuccio Aretino, Penia, a cura di L. Radif, prefazione di A. Stäuble, Firenze ...
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GIOVANNI da Arezzo
Primo Griguolo
Figlio di Donato, nacque probabilmente ad Arezzo nella prima metà del XV secolo. Ebbe in moglie una Nicola e per figlia Ludovica, che andò sposa - così riferisce un [...] dialogo tra l'autore e tre suoi interlocutori: il poeta laureato Carlo Marsuppini d'Arezzo, l'umanista fiorentino Niccolò Niccoli e Leonardo d'Arezzo "historicum et philosophum doctissimum" (p.40). G. esprime subito il suo intendimento: difendere la ...
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MONTANO d'Arezzo
Giorgia Pellini
MONTANO d’Arezzo. - Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Arezzo, attivo tra il XIII e il XIV secolo.
Le fonti per ricostruire [...] al volgere del Duecento nel contesto della pittura centro italiana. Emerge infatti una profonda conoscenza di Cimabue – che ad Arezzo aveva tra l’altro lasciato il Crocifisso per la chiesa di S. Domenico – e una consapevolezza delle grandi novità ...
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BENINCASA d'Arezzo
Gianfranco Orlandelli
Nacque a Laterina, castello del territorio aretino, nella prima metà del sec. XIII. Laureato in diritto civile, esercitò le funzioni di giudice del podestà presso [...] diversi Comuni, segnatamente a Bologna nel 1286 e a Siena, dove ebbe occasione di condannare a morte un parente di Ghino di Tacco, bandito senese che aveva occupato il castello di Radicofani e che di là ...
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AREZZO, Claudio Mario
Roberto Zapperi
Di nobile famiglia siracusana, nacque tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Enrico, barone della Targia.
Scarse ed incerte le notizie biografiche: studiò [...] lo misi di gennaro 1543"; furono ristampate da G. Grassi Privitera, Le "Osservantii di la lingua siciliana" di Mario di Arezzo e la lingua della poesia siciliana sotto gli Svevi, Palermo 1912.
Bibl.: E. Pulejo, Un umanista siciliano della prima metà ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] , pp. 53-66; E. Pontieri, L'agitazione napoletana del1564 contro il Tribunale dell'Inquisizione e la missione del teatino P. B. d'Arezzo presso Filippo II, in Nei tempi grigi della storia d'Italia, Napoli 1957, pp. 231-288; R. De Maio, Alfonso Carafa ...
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LORENTINO d'Andrea (Lorentino d'Arezzo)
Angelandreina Rorro
Nacque in data incerta, convenzionalmente fissata al 1430 circa (Thieme - Becker, p. 381). Vasari, che lo chiama erroneamente Lorentino d'Angelo, [...] , 91, 96, 98; M. Salmi, Civiltà artistica della terra aretina, Novara 1971, pp. 47 s., 119-121; A. Tafi, S. Maria delle Grazie ad Arezzo, Arezzo 1973, pp. 117 s.; A.M. Maetzke, L. d'A. Madonna in trono tra i ss. Donato e Stefano, in Arte nell'Aretino ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...