GALLETTI, Ignazio Amedeo
Enrico Mattiello
Nacque a Pontestura, nel Monferrato, nel 1726. Ignoto è il nome dei genitori. Fu approvato architetto civile presso l'Università di Torino il 19 dic. 1750 con [...] logica dell'organismo" in antitesi alle "smancerie del Rococò" (Trompetto, 1978, p. 435).
Rispetto al progetto secolo, Torino 1935, pp. 45 s.; N. Carboneri, Mostra del barocco piemontese. Architettura, I, Torino 1963, pp. 76 s.; C. Brayda - L. Coli ...
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BAY (Bai, Baia, Baÿ, Baÿa, Baj)
Irena Malinowska
Famiglia di lapicidi e architetti italiani documentati a Varsavia dal 1655.
Carlo nacque probabilmente a Varsavia alla fine del sec. XVII; architetto, [...] , e nonostante alcune modifiche e la decorazione rococò, ci permette di constatare l'ingegtio del B., che rivela analogie con il barocco romano ed ha esercitato un certo influsso sull'architettura sacra in PoIonia.
Non si conoscono i lavori ...
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CORBETTA, Antonio Maria
Alda Guarnaschelli
Nacque a Bologna, come attesta egli stesso in un documento del 1621 (Annali..., V, 1881, p. 115). Operoso come architetto in Lombardia nella prima metà del [...] pp. 183, 220;C. Baroni, Docum. per la storia dell'architettura lombarda nel Rinascimento e nel barocco, Firenze 1940, p. 45; d. [1960], pp. 26s.; L. Grassi, Province del barocco e del rococò, Milano 1966, pp. 155, 157; Il duomo di Milano, Atti del ...
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CORTENOVIS, Mario
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Bergamo nel 1735 da nobile famiglia e come tutti i suoi fratelli, tra cui l'archeologo, numismatico e agronomo Angelo Maria, intraprese la carriera [...] dall'Accademia udinese nel 1775. Tra i progetti d'architettura si ricordano la facciata della chiesa di S. 1959, pp. 126, 210, 242; L. Grassi, Province del barocco e architetti rococò in Lombardia, Milano 1966, pp. 157 s.; P. Goi, Problemi di scult. ...
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FEDRIGHINI, Bernardo
Carlo Zani
Nacque il 2 genn. 1646 a Predore (Bergamo), figlio di Matteo ed Elisabetta (della quale non si conosce il cognome). Insofferente degli studi letterari cui era stato avviato [...] s.; L. Grassi, Province del barocco e del rococò. Proposta di un lessico biobibliografico di architetti in Lombardia IV, Brescia 1981, p. 93; S. Guerrini, La parrocchiale: storia e architettura, in Le chiese di Manerbio, Brescia 1983, pp. 13 s.; C. ...
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BONVICINI (Buonvicini, Bonvicino, Buonvicino), Pietro
Rosaria Amerio Tardito
Di famiglia originaria della Valsolda, nacque a Lugano verso il 1741. Svolse la sua prima attività come aiuto di Filippo [...] del Robilant un vittonismo sulla base "di raffinati sviluppi rococò" (Carboneri) non lontani da C. A. Rana, 1963, pp. 159 s.; N. Carboneri, in Mostra del Barocco Piemontese, I, Architettura e scenografia, Torino 1963, pp. 80 s.; C. Brayda - L. Coli - ...
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ASTARITA, Giuseppe
Oreste Ferrari
Attivo a Napoli tra il 1745 e il 1774, se ne ignorano i dati anagrafici. È ricordato dal De Dominici (1742) tra i migliori allievi dell'architetto Dom. Antonio Vaccaro. [...] più interessanti di quel graduale passaggio dal gusto rococò della tradizione vaccariana a più organiche strutturazioni spaziali di tipo pre-classicheggiante, che caratterizzò l'architettura napoletana intomo alla metà del Settecento. Particolarmente ...
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CLASSICISMO
R. Bianchi Bandinelli
In ogni civiltà artistica si possono osservare fenomeni di c. riconoscendo come tali i movimenti stilistici aderenti a un gusto, che fu proprio di un periodo trascorso, [...] arcaizzante (v.), si trovano a varie riprese nella scultura e nell'architettura greca, specialmente a partire dall'età ellenistica, quando l'arte si e nella quale si affermano il gusto "rococò", il realismo impressionistico, la libertà spaziale più ...
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FONTANA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Si ignorano gli estremi anagrafici del F., nato probabilmente intorno alla metà del sec. XVII e attivo come scultore nell'Italia meridionale. Il primo incarico documentato [...] storti - il cui impiego denota già un gusto di carattere rococò - e pezzi di intaglio in marmo rosso di Spagna, storia dell'arte, Napoli 1987, p. 61; G. Amirante, Architettura napoletana tra Seicento e Settecento. L'opera di A. Guglielmelli, Napoli ...
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DE SIMONE, Giovanni
Vincenzo Rizzo
Documentato a Napoli dal 1734 al 1753, nacque presumibilmente verso la fine del Seicento. La sua attività di pittore decoratore, sempre per interventi di alto livello, [...] e da Crescenzo Gamba.
Di questo decoratore di pretto gusto rococò non si conoscono né il luogo né la data di morte 62), p. 222; G. Fiengo, Documenti per la storia dell'architettura e dell'urbanistica napoletana del Settecento, Napoli 1977, pp. 46 ss ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...