CUOMO, Ignazio
Giuseppe Fiengo
Di questo architetto, operoso a Napoli nel sec. XVIII, non si conoscono i dati anagrafici.
La sua notorietà è legata, quasi esclusivamente, alla realizzazione di una delle [...] pur rifacendosi ai correnti prototipi di spiccato gusto rococò, ricorse all'uso di un timido linguaggio Casacalenda, Napoli 1976, p. 183; Id., Docum. per la storia d. architettura e dell'urbanistica napol. del Settecento, Napoli 1977, pp. 31 ss.; Id ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Carlo Federico
Graziella Colmuto Zanella
Milanese, figlio del "causidico" Antonio, viene nominato ingegnere collegiato nel 1706, dopo sei anni di apprendistato presso Attilio [...] 1-2, ad Indices;Id., Fonti per la storia dell'architettura milanese dal XVI al XVIII secolo: il Collegio degli agrimensori 268 s., 272 s.; L. Grassi, Province del Barocco e del Rococò - Lessico di architetti in Lombardia, Milano 1968, pp. 150 s.; ...
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GAMBA, Paolo
Alessandro Serafini
Pittore attivo soprattutto in area abruzzese-molisana, nacque a Ripabottoni, nella diocesi di Larino (nel Molise) il 30 ott. 1712 dal pittore Giovan Battista e da Caterina [...] . Gli affreschi, inseriti in una cornice delicatamente rococò, coprono tutto lo spazio della chiesa: nella due curiose notizie che vogliono il G. "giovane dilettante di architettura" (Tria) e ingegnoso costruttore di orologi (Di Palma; Buonoconto ...
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CLARICI, Giovanni Battista
Tommaso Scalesse
Nacque ad Urbino nel 1542 da Bartolomeo, ed ebbe per fratelli Camillo e Dionora. Trasferitosi a Milano nel 1570, vi passò il resto della vita, ottenendone [...] XLIII (1941), pp. 168 s.; M. L. Gatti Perer, Fonti per l'architettura milanese dal XVI al XVIII secolo: F. B. Ferrarie la sua raccolta, in Arte pp. 122, 124; E. Grassi, Provincedel Barocco e del Rococò, Milano 1966, pp. 153, 155; M. Groblewski, Die ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] -C. Perogalli, Palazzi priv. in Lombardia, Milano 1964, p. 249; E. Marani, Architettura, in Mantova. Le arti, III, Mantova 1965, ad Ind.; L. Grassi, Provincie del barocco e del rococò. Milano 1966, pp. 169, 171; E. Marani, in Palazzi e ville del ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] Maggiore di Brescia (Massa, 1988). Suggestioni rococò, peraltro giustificate dal tipo di committenza fortemente oggetti sacri del XVIII secolo, in Le alternative del Barocco: architettura e condizione urbana a Brescia nella prima metà del Settecento ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] egli mostrò un "uso misurato ed elegante dei motivi tipici del rococò palermitano" (Garstang, 1990, p. 294). Per la Confraternita spesso un sapore ancora barocchetto ai linguaggi neoclassici dell'architettura. Per il palazzo Santa Croce-Sant'Elia in ...
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DE MARTINO, Gennaro
Vincenzo Rizzo
Nacque presumibilmente sul finire del sec. XVI I; la sua attività di maestro marmoraro a Napoli è documentata per la prima volta nel 1737, quando eseguì su proprio [...] Nell'aprile 1743 il D. lavorò ad un piccolo capolavoro del rococò napoletano: la cappella di S. Aspreno, nella basilica di e Bibl.: G. Fiengo, Documenti per la storia dell'architettura e dell'urbanistica napoletana del Settecento, Napoli 1977, p. 64 ...
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BURATTI, Carlo
TTafuri
Citato dal Pascoli tra gli architetti allievi di Carlo Fontana, "servì D. Livio Odescalchi nell'assistere al condotto dell'acqua di Bracciano e nel dirigere la ristorazione del [...] , I, 5, Parma 1820, p. 119; M. Rotili, F. Raguzzini e il rococò a Roma, Roma 1951, ad Indicem; G. Matthiae, F. Fuga e la sua opera -4, pp. 185-195, passim; S. Benedetti, Per un'architettura dell'Arcadia, Roma 1730, in Controspazio, III (1971), n. 7 ...
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BIZZACHERI (Bizzacari, Bizzocheri, Bizacarri)
Manfredo Tafuri
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Roma negli ultimi decenni del sec. XVII e nei primi del XVIII. Tradizionalmente [...] decisa a favore di un barocchetto tendente al rococò, di considerevole maniera e vigore: in specie far risalire al 1720 circa.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. Corsin., Fs. Architettura; O. Pancirolo-F. Posterla-G. F. Cecconi, Roma sacra e moderna, Roma ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...