Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] metterne in luce l’irriducibile alterità rispetto all’Età moderna – la «scoperta» finiva per ricondurre l’attenzione della questo l’atteggiamento proprio di tutto quel filone dell’architettura e dell’arte contemporanea definito «postmoderno», in cui ...
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LANDO, Vitale
Giuseppe Gullino
Ultimo dei figli maschi di Marino di Vitale e di Marina Baseggio di Nicolò di Pietro, nacque a Venezia nel 1421 da ricca e prestigiosa famiglia: un fratello del nonno [...] 254; V. Fontana, De instauratione urbis Ravennae. Architettura e urbanistica durante la dominazione veneziana, in Ravenna del potere ed esercizio dell'autorità sovrana nello Stato veneto della prima età moderna, Treviso 1993, pp. 76, 121 s., 146; G.B. ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] non è rigorosamente datante. I restauri medievali e moderni sono numerosi: il più notevole è rappresentato dalle gradinate di due o tre stele tra loro complementari. Tipico nell'architettura romana di V. l'impiego dei coloriti materiali locali: ...
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FUSTI (Fusti Castriotto), Iacopo
Rossana Torlontano
Figlio di Pierantonio di Iacopo di nobile famiglia, nacque probabilmente a Urbino, intorno al 1510 secondo il Promis (1874), invece, quasi un decennio [...] origini a oggi, a cura di F. Battistelli, Venezia 1986, p. 352; A. Fara, Il sistema e la città. Architettura fortificata dell'Europa moderna dai trattati alle realizzazioni 1464-1797, Genova 1989, pp. 19, 66, 87, 97, 105, 118, 166, 178; G. Severini ...
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GUSSONI, Andrea
Giuseppe Gullino
, Secondogenito di Marco del procuratore Andrea, e di Chiara Donà di Nicolò di Giacomo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Fosca, il 21 maggio 1546. Appena ebbe [...] in essa eleganza formale e perizia nell'architettura militare: lo stile risente talvolta di bergamaschi, III, Bergamo 1959, p. 319; D. Montanari, Il credito e la carità, I, Monti di Pietà delle città lombarde in Età moderna, Milano 2001, p. 174. ...
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Umanesimo
Periodo storico le cui origini, secondo una prospettiva più ampia e prevalente, sono rintracciate dopo la metà del sec. 14° e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco [...] in genere), né l’estensione dei campi (arti figurative, architettura, urbanistica, tecniche e scienze); varia il tipo del rapporto lingua), la loro imitazione, il confronto con i moderni, la difesa dei moderni, il ritorno alla natura e alla realtà. ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
Nicola Raponi
Secondogenito del principe Antonio e di Barbara Elisabetta d'Adda, nacque a Milano il 3 genn. 1728. Compiuti gli studi legali, intraprese la carriera militare, [...] beni della corona; ora è sede del Museo milanese d'arte moderna. Tra i ricordi più singolari del B. è un originale e nella storia,Milano 1948, pp. 72 S.; P. Mezzanotte, L'architettura a Milano nel Settecento,in Storia di Milano, XII, Milano 1959, pp. ...
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LUNADORO, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque il 28 nov. 1575 a Siena da Orazio di Girolamo e da Ottavia Germani. Il padre era esponente di una famiglia di recente aristocrazia del Monte dei riformatori, [...] s.; M. Gualandi, Nuova raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura(, II, Bologna 1845, pp. 77 s., 80, 82; G p. 203; M.A. Visceglia, La città rituale. Roma e le sue cerimonie in età moderna, Roma 2002, pp. 131 s., 134, 136 s., 178-180. ...
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SUFETULA (Sufetula)
N. Duval
Città romana della Byzacena, nell'odierna Tunisia, vicino all'attuale Sbeitia (provincia di Kasserine).
La storia della città romana è nota solo attraverso la documentazione [...] di ettari di terreno, da una parte e dall'altra della strada moderna.
I confini ci sono dati dalle necropoli che formano quasi una cintura di grande importanza per la storia dell'architettura cristiana, perché le trasformazioni che hanno subito ...
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BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] e un teatro all'aperto, ad emiciclo" (P. Mezzanotte, L'architettura da F. M. Ricchino al Ruggeri, in Storia di Milano, 1695), in Ann. del R. Ist. stor. ital. per l'età moderna e contemporanea, IV (1938), p. 19; F. Giannessi, La letteratura dialettale ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...